A Codognè la chiesa arcipretale di Sant’Andrea e quella dedicata a Sant’Ulderico a Cimetta: luoghi che esaltano fede, arte, bellezza e devozione

Nel Comune di Codognè, in Borgo Chiesa, all’ombra di un platano secolare si erge imponente la Chiesa arcipretale di Sant’Andrea.

La prima attestazione risale al 1328 quando era una semplice cappella alle dipendenze della Pieve San Pietro di Fontanelle, l’aspetto attuale, di chiara ispirazione palladiana, è frutto degli interventi di restauro terminati nel 1825. L’interno ci sorprende con affreschi e grandi tele che ornano i tre altari e il coro.

Di particolare pregio, per la meticolosità del disegno e la valenza cromatica, è la pala d’altare che porta la firma del bellunese Antonio de Bittio, raffigurante Madonna col bambino in gloria e i Santi Andrea e Antonio Abate.

Il segreto, che per molto tempo era custodito sotto diverse pitture, si è svelato a noi, grazie a dei restauri condotti negli anni ’90. Nella parete sud sono apparsi due porzioni di affreschi risalenti alla decorazione della precedente struttura: una Madonna con bambino in trono e un bellissimo, se pur lacunoso, San Giovanni Battista, attribuibile a Francesco da Milano.

Nella frazione di Cimetta, la parrocchiale è dedicata a S. Ulderico Vescovo. Fu costruita nel 1440, al tempo del vescovo Antonio Correr e divenne parrocchia nel 1547, quando già da tre anni possedeva il fonte battesimale.

L’esterno è frutto di un restauro del 1910 in cui fu eseguita la facciata tripartita. Sopra il portone d’ingresso ci attende in abiti pontificali il titolare della Chiesa. L’interno, originariamente, era ad un’unica navata centrale e solo nel 1873 raggiunse la forma attuale con l’aggiunta di due navate laterali. Nell’abside trova collocazione un maestoso altare in marmo di Carrara con elegante tabernacolo a forma di tempietto con ai lati due grandi angeli seduti su una roccia.

Di grande pregio è la pala dell’altare maggiore che porta la firma Jacopo Negretti, detto Palma il Giovane e rappresenta Sant’Ulderico Vescovo e i Santi Giovanni Battista, Pietro e Paolo.

Luoghi sacri del cuore, testimoni silenti del trascorrere del tempo, che qui, pur subendo cambiamenti e ampliamenti, testimoniano ancora oggi una forte devozione.

(Fonte: Giada Cattelan).
(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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