A Colle Umberto l’amministrazione pone l’attenzione sugli anziani e crea un nuovo piano per la Protezione civile

L’amministrazione comunale di Colle Umberto si è contraddistinta per una importante iniziativa di attenzione verso le persone ultra settantacinquenni.

Inoltre ha saputo usufruire dell’impegno profuso dai volontari della Protezione civile, durante questa emergenza sanitaria dovuta al Covid 19, per ripensare e ridisegnare un piano comunale per i volontari che sul campo si sono misurati con l’emergenza sanitaria.

Uno strumento che una volta aggiornato sarà ancor più efficace per far fronte a qualsiasi possibile e prossima necessità operativa.

Gli uomini della Protezione Civile, guidata dal neo presidente Stefano De Nadai, hanno fatto visita, casa per casa, agli anziani residenti nel territorio comunale, in particolare a quanti vivono soli.

È stata una occasione per incontrarli e chiedere loro se avessero avuto dei particolari bisogni ai quali nessuno finora fosse stato in grado di dare una risposta. Si sono dimostrati pronti a venire loro in aiuto qualora abbiano delle necessità e per illustrare loro il telesoccorso.

Il sindaco Sebastiano Coletti si è confrontato con i vertici della Protezione Civile collumbertese e ha pensato di occuparsi di quelle generazioni che, a detta degli esperti sanitari, erano le più a rischio di ammalarsi e che più delle altre erano state invitate caldamente a non uscire da casa. Venendo meno anche la vita di relazione, soprattutto per le persone che non avessero potuto contare nel sostegno di un familiare convivente.

Colle Umberto è stato uno fra i primi Enti Locali che dopo l’espandersi della pandemia , ancora a inizio marzo, ha aperto il centro operativo comunale. Grazie a più di mille ore di impegno della Protezione Civile ha potuto distribuire più di ottomila mascherine della Regione del Veneto, mappando anche i nuclei familiari e la divisione in zone del territorio.

“Da poco tempo – ha spiegato il sindaco Coletti – il nostro comune era dotato di un rinnovato Piano di Protezione Civile che dedicava, però, poche righe alla “voce” pandemia. Quando questa emergenza è iniziata mi sono confrontato sul da farsi con il capo e il vice capo della nostra Pc, nonché con lo staff del nostro ufficio tecnico, sempre alla luce delle indicazioni e delle normative di riferimento”.

“Così, giorno dopo giorno, abbiamo valutato e deciso quali procedure fossero più adatte da seguire responsabilizzandoci tutti. Faccio un esempio. Quando dovesse verificarsi un terremoto era previsto come predisporre delle strutture logistiche per accogliere chi avesse perso la casa. Con il coronavirus, invece, ci si chiedeva di aiutare le persone dentro le rispettive dimore. Insomma una realtà completamente nuova e terribilmente concreta. Così abbiamo colto l’occasione e abbiamo potuto mettere a punto un vero e proprio piano operativo di Protezione Civile ad hoc per la pandemia, codificando le procedure attuate durante l’emergenza Covid19”.

Abbiamo aggiornato – conclude – tale strumento operativo, rendendolo ancor più aderente e confacente alle esigenze della nostra comunità. Pronti ad affrontare una eventuale e prossima emergenza pandemica, che naturalmente non ci auguriamo si verifichi”.

Sul piano sociale oltre alla Protezione Civile, merita di scrivere anche dell’associazione Anteas, presieduta da Pietro Tomasi, che durante questi mesi ha raccolto la disponibilità di tante persone che hanno voluto spendersi per gli altri.

Il sindaco Sebastiano Coletti ha ringraziato tutto il mondo del volontariato collumbertese, che con continuità, abnegazione, generosità ha permesso e sta permettendo di affrontare una situazione collettiva dura e difficile.

(Fonte: Loris Robassa © Qdpnews.it).
(Foto: Archivio Qdpnews.it).
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