“Questa è una pagina della nostra storia, sono i nostri antenati. Non sono persone sconosciute, perché tutto quanto noi abbiamo costruito lo dobbiamo anche al loro sacrificio. Spero che questo libro venga letto nelle scuole di Colle Umberto”.
Lo storico Giorgio Visentin nel presentare il “Diario dell’invasione 1917/18 di Lucia Ghetta Roveda”, fresco di stampa, ha sottolineato come sia necessario far conoscere ai giovani “ciò che per dodici lunghi mesi ha patito la nostra popolazione, perché i libri di storia non ne parlano”.
Maurizio Lucheschi ha raccolto, come dono dalle nipoti di Lucia, moglie dell’amministratore dell’azienda di suo padre, le pagine scritte, dal 2 novembre 1917 al 2 novembre 1918. Grazie alla collaborazione con Marino Fadelli, che ne ha curato la reimpaginazione, questo tesoro prezioso ora è a disposizione di tutti.
“Traspaiono da questo diario – ha affermato Visentin – un dolore ed una sofferenza perché il nemico non è più il nemico sconosciuto dell’Ortigara o del Carso o del Montenero. Questa volta il nemico è qui, fruga nelle tue cose, fruga nelle tue stalle, porta via il tuo corredo, porta via i tuoi animali, sfascia i tuoi mobili e li sfascia per fare fuoco. Scava nei grandi palazzi per vedere se trova dei tesori”.
Nel libro si parla anche della restituzione delle lapidi di due piloti d’aereo tedeschi Erich Priese e Hans Moessner, un tempo collocate nel cimitero di Colle Umberto ed ora situate nel Monumento ai Caduti.
Tra coloro che hanno preso la parola, oltre a Maurizio Lucheschi e a Marino Fadelli, il sindaco Edoardo Scarpis, l’assessore alla cultura e il segretario del gruppo Ana di Colle Umberto Vittorio Lucheschi. Antonella Segat, professoressa della scuola media di Colle Umberto ha ricordato che nel 2015 era stata allestita, grazie al lavoro degli studenti della scuola stessa, una mostra sulla Prima guerra mondiale ispirata al diario.
I violinisti Giovanna Nespolo e Mattia Tonon, insegnanti della scuola Coll&Musica, hanno interpretato dei brani musicali. La serata è stata dedicata a Giacomo Tomasella, recentemente scomparso, che ha dato un significativo aiuto all’autore nello stendere le note.
E Lucia, donna forte e piena di coraggio, chiude il suo diario con la voglia di girar pagina e di rinascere: “Ora ricominciamo, ora mettiamo a posto la casa, apriamo le finestre, mandiamo fuori il puzzo del nemico”.
(Fonte: Loris Robassa © Qdpnews.it).
(Foto: Qdpnews.it ® riproduzione riservata).
#Qdpnews.it