“Quindici volontari su 5 mila abitanti”: il sindaco scrive ai giovani per rinforzare le fila della Protezione civile

Il sindaco Sebastiano Coletti scriverà una lettera ai giovani di Colle Umberto per coinvolgerli e proporre loro di scegliere il volontariato nelle fila della Protezione Civile. La decisione del primo cittadino è stata ufficializzata al termine dell’ultimo consiglio comunale, quando ha ringraziato il presidente della Protezione Civile di Colle Umberto, Stefano De Nadai, e tutti i componenti del gruppo per il loro impegno a favore degli altri, dopo la grandinata del 24 luglio. Il ragionamento del sindaco muove da una considerazione: a Colle attualmente ci sono 15 volontari di Protezione Civile, con una età media di sessant’anni, su una popolazione di 5 mila abitanti circa.

Presidente De Nadai, con il sindaco avete deciso di coinvolgere i giovani attraverso una lettera a loro indirizzata. Perché?

«Il problema del coinvolgimento dei giovani è un tema grandissimo, perché il ricambio generazionale riguarda più o meno tutte le associazioni. Quello che mi sento di dire ai giovani, ma lo dico anche a coloro che hanno 50 – 60 anni, è che non viviamo da soli. Viviamo con gli altri, facciamo parte di una comunità e per questo motivo siamo chiamati a partecipare alla vita di tutta la comunità. Bisogna mettere da parte l’individualismo e vivere la solidarietà reciproca, il senso di corresponsabilità nelle relazioni con le persone e operare insieme per prendersi cura dell’ambiente».

Voi siete anche attenti ai giovanissimi…

«I volontari della Protezione Civile sono attenti all’educazione delle giovanissime generazioni e interagiamo con il personale del mondo della scuola (del Comprensivo di Cappella Maggiore) e la giunta Coletti. Ogni anno scolastico sensibilizziamo i bambini della materna e delle primarie. Il vice presidente della Protezione Civile, Alido Tonon, fa un intervento teorico per illustrare il cosa, il come, il quando intervengono i volontari di Protezione Civile. Quindi si svolge una prova di evacuazione ipotizzando si tratti di un terremoto, per verificare che siano state apprese e che vengano attuate le corrette procedure. Si è anche operato con i ragazzi delle classi prima della scuola secondaria di primo grado in occasione della giornata Puliamo il mondo, organizzata da Legambiente».

«Il 24 luglio – prosegue De Nadai – siamo usciti di notte, fino alle quattro del mattino. Fra le altre cose abbiamo messo in sicurezza la scuola primaria, dove la grandine ha rotto due lucernai e pioveva dentro sul pavimento in legno. Martedì 25 alla materna di San Martino (nella foto), dove un albero è caduto sul parco giochi, abbiamo tagliato la pianta, si è spazzato tutto il piazzale e sono stati ricollocati i giochi, che per fortuna non si sono rotti. Quindi sono stati preparati i sacchi di sabbia usati dai vigili del fuoco per andare a mettere in sicurezza i tetti».

Il sindaco Coletti ha evidenziato che altrettanto preziosa è stata la vostra opera durante il Covid...

«Con il Covid ho passato due mesi in municipio dove era stato aperto il Centro operativo comunale. In quei giorni sembrava di vivere in un film. Arrivavi al Menarè e guardando verso Vittorio Veneto, alle 9 di mattina non c’era una macchina. Il deserto. Era impressionante! Abbiamo fatto tante cose, dalla distribuzione delle prime mascherine alla consegna di tanti farmaci ad altrettanti anziani, che non si potevano muovere. Fra i loro problemi, qualcuno aveva bisogno di nuove batterie per gli apparecchi acustici e i negozi erano tutti chiusi. Alla fine, attraverso il numero verde ce le hanno fatte avere da Milano e poi noi le abbiamo recapitate agli anziani. Abbiamo messo su Radio Caldaia, con lo scopo principale di divulgare la santa messa alla domenica. Oggi Radio Caldaia prosegue su un sito web».

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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