Il Ceod “Al Colle” situato in piazza Vendrame, a San Martino di Colle Umberto, ha festeggiato i suoi 20 anni di storia e lo ha fatto tramite un’apposita cerimonia, alla presenza dei sindaci del territorio, rappresentanti vari del mondo associativo, della scuola e degli Alpini, don Arnaldo Zambenedetti e don Riccardo Meneghel (sacerdoti rispettivamente dei Comuni di Colle Umberto e Cappella Maggiore), il consigliere regionale Sonia Brescacin, il sindaco di Colle Umberto Sebastiano Coletti e l’ex sindaco Edoardo Scarpis.
E ancora, alcuni rappresentanti di Fondazione di Comunità e dell’associazione “Il melograno” (costituita dai genitori degli ospiti del centro), oltre agli operatori, agli ospiti della struttura con le proprie famiglie.
La struttura è situata nello stabile che un tempo ospitava le scuole elementari locali, così come ha raccontato Diego Giacomin, coordinatore della struttura, il quale ha ripercorso le tappe di questa storia.
Giacomin ha riferito quanto il Ceod sia ben inserito nel territorio, partecipando alle varie iniziative disponibili, anche tramite la propria attività di lavorazione della ceramica, grazie alla presenza di un forno in struttura.
Un’attività così radicata che alcuni ospiti della struttura si impegnano nell’insegnare il lavoro della ceramica ai bimbi delle classi quarte e quinte delle scuole elementari di Colle Umberto.
A partire da quel 5 aprile 2004 l’edificio ha dato il via a un’avventura professionale, con l’obiettivo di ospitare un servizio aperto a persone di età compresa tra i 18 e i 64 anni, che presentano delle disabilità motorie o cognitive.
Il Ceod in questione rientra in quella rete di 11 centri diurni dislocati nel territorio e costruisce dei percorsi ad hoc per ogni persona, grazie al lavoro di una squadra di operatori.
Le attività proposte agli ospiti sono di carattere educativo, laboratoriale e lavorativo, con delle commesse esterne per il confezionamento di prodotti vari.
“Si tratta di un’eccellenza, un esempio del nostro territorio e oggi è una festa della nostra comunità – ha affermato il primo cittadino – Fa parte della nostra realtà e il mio augurio è quello di continuare su questa strada”.
“Se fossimo a una festa di matrimonio, sarebbe un matrimonio di porcellana – il commento di Monica De Coppi, direttrice dell’Uoc Disabilità e Non autosufficienza dell’azienda sanitaria Ulss2 – Buona festa di porcellana a questo centro, che non passa mai di moda”.
“Qui si respira una grande umanità”, le parole di Sonia Brescacin.
L’ex sindaco Edoardo Scarpis ha ricordato la figura dell’ex primo cittadino Maria Barbero Scarpis, deceduta quest’anno: “Una colonna portante che mise la firma per avere questa struttura”, ha affermato.
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