Accademia, Di Gaspero non crede a Chies: “Nessun progetto per il futuro”

Il Teatro Accademia di Conegliano

L’annuncio fatto dal sindaco di Conegliano, Fabio Chies, circa la volontà del Comune di imboccare la via per l’acquisto del Teatro Accademia non ha convinto tutti.

Francesca Di Gaspero, capogruppo di Noi democratici, che proprio lo scorso marzo aveva presentato un’interpellanza sul futuro del Teatro di piazza Cima, ha espresso una certa perplessità di fronte alle affermazioni del primo cittadino, osservando che in città non ci sarebbe un progetto chiaro su questo fronte bensì, a suo dire, soltanto delle dichiarazioni oscillanti e contraddittorie, in merito, da parte di Chies.

“Qui si gioca al gatto e al topo. Dovrei presentare un’interrogazione ogni mese, per vedere cosa risponde il sindaco – la premessa ironica di Di Gaspero -. Magari il prossimo mese avrà cambiato idea. Non ci si può svegliare una mattina e decidere di dire la prima cosa che viene in mente, senza avere uno straccio di progetto, di idea culturale da far partire in modo organico e sensato”. 

“È da quando sono in consiglio comunale che spingo l’amministrazione a investire in quel luogo: o comprandolo e rendendolo un incubatore di cultura per la città, come ha fatto Vittorio Veneto, oppure prendendo in mano la gestione degli spettacoli, ampliando la platea di ospiti e coinvolgendo le associazioni culturali della città e della provincia (penso al Teatro ‘Gli Alcuni’ di Treviso, ad esempio), i giovani, le scuole – ha proseguito – Siamo passati attraverso diverse dichiarazioni da parte del sindaco: da ‘È una struttura privata, noi non possiamo intervenire’ a ‘Siamo alla ricerca di fondi per acquistarlo'”.

Di Gaspero ha quindi ritenuto di essere stata centrale nel rilanciare questa tematica all’interno del dibattito politico, mettendo in dubbio un’ipotesi di acquisto del teatro da parte dell’amministrazione comunale.

“Un risultato certamente l’ho ottenuto: l’Accademia è diventato un argomento ricorrente e centrale nell’attività di questa giunta. Se quello che dice il sindaco fosse vero, sarei la prima a rallegrarmene: sarebbe un ottimo risultato per la città di Conegliano. Ma non ci sono le fondamenta, né le prove che questo progetto sia mai esistito, né esista ad oggi – ha rimarcato -. Qualche settimana fa il Governo ha eletto a monumenti di interesse storico alcuni dei teatri in Italia: anche per la provincia di Treviso ne sono stati messi in lista alcuni ma, evidentemente, nessuno si è preso la briga di fare due telefonate a Roma, per garantire che il nostro fosse messo in quell’elenco: ha vinto Vittorio Veneto, dove il Comune ha voluto credere nella cultura di qualità”.

“Allora la domanda da fare è: perché a noi non interessa che il Teatro Accademia diventi monumento storico? Forse perché non ci interessa che in futuro rimanga adibito a teatro? Inoltre, vogliono andare avanti con il progetto del parco del Prosecco alle Fosse Tomasi, dove è previsto un auditorium da 1.200 posti, che sembra avere l’unica funzione di far risparmiare al privato gli oneri di urbanizzazione. Come si combina questo auditorium con il progetto di acquisto? Allora si vuole acquistare il Teatro e lasciare i convegni al privato? – ha concluso -. La domanda viene spontanea allora: visto che nemmeno questa volta c’è un progetto, un’idea da proporre a possibili investitori privati, di cosa stiamo parlando? Visto che un eventuale cambio di destinazione richiede una variante urbanistica, vogliamo acquistarlo a debito, per farlo definitivamente fallire e vendere l’immobile a chi può farne appartamenti? Quella che leggo sui giornali più che una dichiarazione mi sembra un annuncio immobiliare“.

(Foto: archivio Qdpnews.it)
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