Addio a Gioacchino Cerasoli, Cavaliere e luogotenente: “Il volontariato era la sua seconda famiglia”

Gioacchino Cerasoli

“Il volontariato era la sua famiglia”: sono queste alcune delle parole scelte dai parenti per raccontare chi era Gioacchino Cerasoli (soprannominato Giò), Cavaliere della Repubblica e luogotenente, sempre in prima fila nel mondo del volontariato.

L’uomo è deceduto all’età di 75 anni, lasciando nel dolore la famiglia e coloro che lo conoscevano.

Abruzzese di origine, dopo la leva militare obbligatoria decise di proseguire proprio con la carriera militare, frequentando anche l’Accademia di Viterbo.

La sua professione lo portò a Conegliano negli anni settanta, dove si stabilì definitivamente, formando anche la propria famiglia. Portò avanti la propria carriera, conclusa con il ruolo di luogotenente al giungere della pensione.

Una professione coronata dal titolo di Cavaliere della Repubblica, che gli venne conferito nel 2000, dall’allora presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.

Conclusa l’avventura lavorativa, Cerasoli non se ne stette con le mani in mano, ma decise di dedicarsi agli altri, come volontario di ben due associazioni: la Lilt di Conegliano e il gruppo di Soccorritori Conegliano Pubblica Assistenza Odv.

“Era una persona disponibile e un bravo marito, papà e nonno: per la sua famiglia era presente al 100%”, il ricordo dei parenti, che in epigrafe hanno dedicato un messaggio affettuoso al 75enne: “Nel nostro animo sarà sempre vivo il tuo ricordo”, si legge.

Per la Lilt Cerasoli si era messo a disposizione come autista, andando a prendere i malati, per accompagnarli alle varie visite e appuntamenti medici.

“La delegazione Lilt di Conegliano, con profondo dolore, piange il caro amico ‘Giò’ Cerasoli, ricordandolo per la sua generosità e disponibilità, a favore delle persone che soffrono – si legge sulla pagina dell’associazione – Fare volontariato con ‘Giò’ è stata un’esperienza comunicativa fondamentale per tutta la delegazione: la sua serenità e bontà d’animo sono stati il perno della sua missione di volontario”.

“La delegazione è vicina alla sua famiglia, come lo sono le molte persone che ‘Giò’ ha servito in tanti anni di volontariato”, conclude il ricordo.

Lo stesso impegno Cerasoli lo aveva messo in campo anche per il gruppo di Soccorritori: “In passato aveva guidato le ambulanze, poi era divenuto responsabile del magazzino e dei mezzi, mentre un anno fa era entrato nel consiglio direttivo, occupandosi anche della segreteria – ha raccontato Alfredo Primicerio, alla guida del gruppo di volontari – Era una persona molto molto disponibile e sentivamo in comune il fatto di essere entrambi meridionali: ci legava una simpatia e una stima reciproca e profonda”.

“Fino a 20 giorni fa trasportava i malati della Lilt: era una persona splendida – ha proseguito – Poi, improvvisamente, è capitata questa cosa: un colpo durissimo per la famiglia e anche per noi”.

“Siamo andati a trovarlo in ospedale e, il giorno dopo, abbiamo saputo che se n’era andato – ha concluso – L’unica consolazione è che non ha sofferto. Lo ricorderemo sempre per la persona eccezionale che era”.

Anche il gruppo di Soccorritori ha dedicato un ricordo particolare al 75enne, sulla propria pagina social, condividendo alcune foto di lui assieme al gruppo.

“Questi sono solo alcuni dei momenti passati insieme, in questi 15 anni in cui hai fatto parte della nostra associazione – si legge – Sei sempre stato presente: tanti anni alla guida dell’ambulanza, insieme al tuo inseparabile Augusto, poi come responsabile del magazzino e dei mezzi, infine come consigliere e segretario”.

“Hai sempre portato con te empatia, dedizione, gioia e risate. Il tuo sorriso non si spegneva mai. E non si spegnerà nemmeno ora, in tutti i nostri cuori – prosegue il messaggio – Lasci un vuoto enorme e l’unica cosa che ci consola, nel non averti più qui tra noi, è sapere che ora sei in compagnia del tuo ‘cumpariello’ Augusto”.

“Grazie di cuore per aver condiviso il tuo tempo con noi volontari e con i pazienti che hai assistito. Faremo del nostro meglio per essere alla tua altezza”, sono le parole conclusive.
Gioacchino Cerasoli lascia la moglie Maria, i figli Egidia, Annarita e Antonio, gli adorati nipoti Martina, Elisabetta ed Emanuele, le sorelle, il cognato, la cognata, uniti a tutti i parenti.

Il funerale verrà celebrato domani, mercoledì 27 marzo, alle 10.30 nella chiesa parrocchiale dei Santi Martino e Rosa a Conegliano, dove questa sera sarà recitato il Santo Rosario alle 17.30. Dopo la funzione funebre, si procederà con il rito della cremazione.

La famiglia non chiede fiori, ma opere di bene: eventuali offerte saranno devolute alle associazioni Lilt di Conegliano e Soccorritori Conegliano Pubblica Assistenza Odv di cui Cerasoli era volontario.

(Foto: Onoranze Funebri Faldon).
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