“Alto e bel Castelvecchio sul colle di Giano”: una nuova “guida breve” sul patrimonio storico-artistico della città

Un nuovo volume sulla città di Conegliano

Non è mai troppo tardi per conoscere nuovi dettagli del proprio territorio: a tal proposito la giornata di domenica dedicata ai colli Veneti, ha visto tra i suoi appuntamenti la presentazione (moderata da Marco Ceotto) di “Alto e bel Castelvecchio sul Colle di Giano”, volume dedicato al patrimonio storico-artistico della città di Conegliano, edito dalle Grafiche Battivelli e tradotto sia in inglese che in tedesco.

Il taglio della torta

Una pubblicazione che rientra tra i progetti del Rotary Club Conegliano e del Comune e approfondisce vari aspetti della città: tra questi, solo per citarne alcuni, il castello di Conegliano e il suo museo con le varie sale, il cavallo di Arturo Martini, la pala di Francesco Da Milano e altri gioielli artistici.

E ancora, la Sala dei Battuti nel complesso del Duomo, l’ex convento di San Francesco, la città murata a fine del 15esimo secolo, le varie passeggiate a ridosso delle antiche mura.

L’opera approfondisce, seppure in forma dichiaratamente sintetica, le caratteristiche principali dei gioielli storici della città, aiutando il turista a scegliere quale itinerario intraprendere durante la propria visita.

L’obiettivo è stato quello di “riscrivere una storia, con il tentativo di tirare fuori delle curiosità”.

Un momento della cerimonia

La pubblicazione vede al suo interno i testi della guida turistica Laura Pasin, dei giornalisti Roberto Silvestrin Giovanni Carraro, che hanno illustrato alcuni particolari del loro lavoro, assieme ai disegni di Michele Potocnik e alle immagini fotografiche realizzate da Ennio Bornancin, Francesco Galifi, Arcangelo Piai, Franco Zanardo.

“Siamo una città a doppia cifra in fatto di turisti”, il commento del sindaco Fabio Chies, presente con Claudia Brugioni Cristina Sardi, rispettivamente assessori agli Eventi e alla Cultura, oltre a consiglieri di maggioranza e a rappresentanti di varie associazioni coneglianesi. Tra la platea anche mister Gianni De Biasi.

“La valorizzazione si fa rendendo i siti accessibili – le parole di Federico Capraro, dell’associazione per il patrimonio delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene – Non ci sono confini segnati, ma è riconoscibile solo il confine della bellezza“.

Gli autori del volume

“Il Rotary Club Conegliano si impegna da tempo per Conegliano, perché crede fermamente che questa città, oltre a essere bella e ‘alta’, abbia un ruolo centrale rispetto alla pianura, di simbolo evidente e visibile da tutti – le parole di Nicola Martino, presidente del Rotary Club Conegliano – Il nostro ruolo è quello di guardare oltre e allargare gli orizzonti sia di Conegliano che delle nostre Colline, patrimonio Unesco e, proprio per seguire questa visione, il nostro Club presenterà nei prossimi anni un progetto di valorizzazione della torre, delle mura e del cammino, immaginando il tutto inserito in un progetto ampio di accessibilità che guarda al futuro di questo sito, della città e a un turismo esperienziale di territorio vasto”.

Potocnik ha invece colto l’occasione per annunciare la volontà di realizzare un’altra opera, sul tema della “Conegliano ritrovata”, incentrata sui vari angoli poco noti della città, raccontati con foto e disegni, tutto per l’obiettivo di “cercare le cose che rischiamo di perdere”.

L’appuntamento si è concluso con uno spazio conviviale, gestito dal ristorante “Al castello”, con il taglio della torta celebrativa della pasticceria Alpago.

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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