Educazione e sicurezza stradale, amicizia e condivisione: sono questi gli obiettivi del pedibus, attività che nella città del Cima ha visto una sensibile crescita.
Attualmente l’attività coinvolge la maggior parte delle scuole primarie di Conegliano e consiste nell’accompagnamento dei ragazzi a scuola (in entrata e in uscita), incentivando loro e i genitori ad abbandonare l’auto, per fare una passeggiata verso l’istituto scolastico.
Il pedibus coinvolge una rete di volontari, costituita da genitori, privati cittadini, membri dell’associazionismo (il Cai, che ha prestato le corde da arrampicata usate per l’attività, il Gruppo Alpini) e anche nonni: tra quest’ultimo c’è n’è anche uno che, durante la passeggiata mattutina, racconta ai bimbi varie storie.
Una rete civica, che promuove l’amicizia tra gli alunni di varie classi, ed è aperta ad accogliere nuove adesioni, sia dal lato dei bimbi che da quello dei volontari.
Un’attività che è anche inclusiva, considerato che da quest’anno coinvolge una bimba che si trova su una sedia a rotelle, e che si svolge tutte le mattine, sia con il sole che con la pioggia.
Lo scorso 18 settembre è ripartito ad esempio il pedibus della scuola primaria “Dante Alighieri”, per il quale sono attive tra linee, da via Lourdes (piazzetta Tulipane) a via Zandonai (andata e ritorno); da via Lourdes (dal mobilificio Rizzo) a via Zandonai (andata e ritorno); dal ponte pedonale di via Lancieri di Firenze a via Zandonai (andata).
Se l’anno scorso i bimbi coinvolti erano 46, per un totale di 3.071 chilometri percorsi, attualmente sono aumentati a 60 per 1.008 chilometri coperti in quasi due mesi di scuola, ha riferito Gianbruno Panizzutti, assessore alle Politiche giovanili e alla Pubblica istruzione.
“Sono una sostenitrice del pedibus, che fa assumere ai bimbi dei comportamenti corretti fin da piccoli – ha affermato Ada Vendrame, dirigente scolastico dell’IC Conegliano 2 Cima – È un progetto con grandi obiettivi, che promuove il concetto di scuola come bene comune e inserita nella comunità. Sono diverse le realtà che danno il loro piccolo contributo”.
“Dall’anno scorso è presente anche un nonno rimasto vedovo, che racconta diversi aneddoto – ha aggiunto – Un’attività che stimola il rispetto per l’ambiente e per l’altro in difficoltà: è un modo per aiutare chi sta vicino e che crea delle relazioni che vanno oltre la classe”
Nel frattempo, è stato realizzato un filmato relativo alla tematica, finalizzato alla promozione dell’attività.
“Si tratta di un progetto, e non di un servizio, a sostegno anche delle famiglie, che vede una collaborazione da parte degli stessi genitori – hanno chiarito Panizzutti, Vendrame assieme alla docente Renza Sanson, a Roberta Richino dell’associazione Pedibus e a Renato Capoia, genitore volontario dell’attività – Non è uno scuolabus. Ogni genitore copre un turno a settimana, facendo anche una passeggiata assieme al proprio figlio verso la scuola. Ora vogliamo contagiare anche gli altri plessi”.
E per quest’ultimo aspetto è previsto un incontro con i presidi.
Sul fronte della sicurezza stradale in prossimità dei plessi scolastici, Panizzutti ha chiarito che Conegliano può contare sulla presenza costante dei vigili e del comandante della Polizia locale Claudio Mallamace.
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