Cinema Méliès di Conegliano, spunta l’ipotesi Enrico Marchi: l’imprenditore potrebbe rilevare il multisala

Sul caso del cinema Méliès spunta l’ipotesi di Enrico Marchi quale nome per l’acquisto del multisala situato in via Giacomo Matteotti a Conegliano: dopo il fallito tentativo dell’attuale patron Giorgio Fabris di aggiudicarsi l’asta dei beni interni lo scorso 11 febbraio, alcune indiscrezioni riferiscono come proprio il numero uno di Banca Finint e Save si sia interessato al cinema della città del Cima.

Nulla di ufficiale o di confermato, ma secondo alcune voci di corridoio l’ipotesi potrebbe essere chiarita verso la metà della prossima settimana.

Nato a Sernaglia della Battaglia nel 1956 e residente a Conegliano, Enrico Marchi si è laureato in Economia aziendale all’Università Bocconi di Milano. Nel 1980 ha fondato nella città del Cima Banca Finint, mentre dal 2000 fino a oggi ricopre il ruolo di presidente in Save, società che gestisce l’aeroporto “Marco Polo” di Venezia dal 1987 e dal 2007 anche lo scalo di Treviso.

Ha avuto un passato da consigliere comunale a Conegliano e da vicepresidente sia in Banca Antonveneta che in Assaeroporti.

Lo scorso giugno 2018 è stato il primo nome a essere inserito nel progetto “Mecenate Conegliano”, ovvero un albo dedicato a tutti coloro – imprenditori, associazioni e privati – che abbiano deciso nel tempo di investire delle risorse nel coneglianese, finanziando dei progetti rivolti alla collettività.

Tuttavia, l’arrivo di Marchi, qualora divenisse una realtà certa, non metterebbe da parte la figura di Giorgio Fabris – nome noto in città anche per il suo attivo con il Teatro Accademia – il quale farebbe parte sempre della realtà del cinema, anche se in una veste ancora non del tutto chiara.

Un’ipotesi, questa, che darebbe una svolta a una situazione rimasta in stallo dallo scorso gennaio, ovvero dalla chiusura del multisala a causa della mancata acquisizione da parte dell’attuale società di gestione Cinema Melies srls del mobilio interno e dell’attrezzatura, ancora di proprietà della Lampostil srl, fallita lo scorso 31 gennaio 2018.

(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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