Oltre 66 furti tra il coneglianese e il vittoriese, per la banda disposta l’ordinanza di custodia cautelare in carcere

La Polizia di Stato di Pordenone sta eseguendo provvedimenti restrittivi disposti, nei confronti dei componenti, tutti di origine albanese, di una pericolosa banda criminale specializzata nella commissione di reati predatori in ville ed abitazioni ubicate nel Nord-Est.

Le ordinanze di custodia cautelare in carcere sono state emesse dall’autorità giudiziaria pordenonese nei confronti di tre cittadini albanesi, pluripregiudicati per reati specifici, responsabili di ben 66 furti aggravati in ville ed abitazioni, oltre che di altri reati predatori della stessa specie, in fase di riscontro e riconducibili allo stesso gruppo criminale, tutti commessi ad iniziare dallo scorso periodo prenatalizio, principalmente nelle Province di Pordenone e Treviso.

Accertati in circa 2 milioni di euro gli illeciti introiti tra denaro contante, gioielli, orologi, lingotti in oro, oltre a pistole e munizioni nella disponibilità degli arrestati, pronti ad utilizzarle anche nel corso dei loro raid serali e notturni nelle abitazioni. Individuato inoltre un flusso di tali beni illeciti trasferiti verso l’Albania, con reinvestimento e riciclaggio in quello Stato.

Restituiti ai legittimi proprietari numerosi gioielli, per un valore di centinaia di migliaia di euro, riconosciuti dalle vittime dei furti, come quelli sottratti durante la commissione dei colpi nelle loro abitazioni.

Le indagini coordinate dal Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato, sono state svolte dalla Squadra Mobile della Questura di Pordenone.

Infatti, in data 21 febbraio la locale Squadra Mobile ha dato esecuzione a tre provvedimenti restrittivi in carcere disposti dall’autorità giudiziaria pordenonese nei confronti di altrettanti cittadini albanesi, pluripregiudicati per reati specifici contro il patrimonio, responsabili di 33 furti aggravati in ville ed abitazioni, oltre che di numerosi altri reati predatori della stessa specie, in fase di riscontro e riconducibili allo stesso gruppo criminale, tutti commessi ad iniziare dallo scorso periodo prenatalizio, principalmente nelle Province di Pordenone e Treviso.

Circa 1 milione di euro gli illeciti introiti accertati tra denaro contante, gioielli, orologi, lingotti in oro, oltre a pistole e munizioni nella disponibilità degli arrestati, pronti ad utilizzarle anche nel corso dei loro raid serali e notturni nelle abitazioni.

Si delineava così l’esistenza di un ben strutturato sodalizio criminoso, costituito da cittadini albanesi, gravati da precedenti specifici, specializzati nei furti in abitazione con sottrazione di casseforti ed armadi blindati, aventi la loro base logistica in due appartamenti rispettivamente ubicati a Conegliano Veneto e Treviso, luoghi ove materialmente, utilizzando dei flessibili scardinavano i forzieri sottratti dalle case, impossessandosi del contenuto.

Nel corso dell’esecuzione delle richiamate misure restrittive, ad ulteriori riscontro dell’attività predatoria sistematicamente posta in essere dalla banda di criminali durante i loro raid, sono stati rinvenuti e sequestrati gioielli per un valore di circa 1 milione di euro, somme di denaro contante, un flessibile per scardinare le casseforti ed altro materiale di interesse investigativo. Sono state altresì rinvenute e sequestrate la pistola semiautomatica Browning cal. 33, e i tre fucili compendio del furto commesso il 27 dicembre s.a. in Pordenone.

Nella ordinanza di custodia cautelare in carcere eseguita questa mattina, il Gip evidenzia come i delitti consumati sono sintomo che gli indagati non sono capaci di governare le loro inclinazioni criminali. Trattasi di tre malavitosi disoccupati che all’evidenza traggono dai furti il necessario al loro sostentamento. I coindagati hanno poi dimostrato elevata pericolosità sia per la frequenza delle incursioni predatorie, concentratesi in un arco temporale ristretto e in una zona geografica limitata, rilevatrice di compulsività criminale.”

Quindi, nel prosieguo delle attività d’indagine, sono stati enucleati altri gravi, precisi e concordanti indizi di reità in ordine ad ulteriori 33 furti pluriaggravati in abitazioni (per un totale di 66 furti contestati agli indagati), commessi sempre nelle fasce serali, che hanno fruttato al gruppo criminale un ulteriore milione di euro in beni fungibili quali denaro contante, preziosi, orologi e lingotti in oro. Le nuove e positive risultanze investigative acquisite venivano quindi compendiate in una informativa di reato con richiesta di custodia cautelare in carcere inoltrata dal P.M. che determinavano, in data 23 aprile corrente, il procedente G.I.P. ad emettere ulteriore ordinanza di custodia cautelare in carcere, in ordine ai reati ex artt. 624 bis, 625 n. 2 e 5 e 61 n. 5 e 7 c.p. ed art. 110 c.p. 4 e 7 L.895/67, nei confronti dei cittadini albanesi: Prushi Darjel nato il 9.9.1992 a Kruje, gravato da precedenti specifici, domiciliato a Conegliano Veneto; Et Hemaj Edmond detto Mondi nato il 10.6.1984 a Peqin, gravato da precedenti specifici, domiciliato a Conegliano Veneto (TV); Dobrozi Nikoll detto Niku nato il 10.8.1992 a Mamurras, gravato da precedenti specifici, in Italia s.f.d.

I nuovi provvedimenti restrittivi sono stati disposti in ordine alla perpetrazione dei seguenti ulteriori 33 furti aggravati in abitazione (66 furti totali) e per la detenzione illegale di armi comuni da sparo:

– 8 novembre 2018, Conegliano Veneto in Via Marcantoni;
– 25 novembre 2018, Sacile in Via Amalteo;
– 28 novembre 2018, Belluno in Via Fant;
– 28 novembre 2018, Belluno in Via Vittorio Da Feltre;
– 12 dicembre 2018, Gaiarine Via 8 Marzo;
– 12 dicembre 2018, Gaiarine Via Barsè;
– 18 dicembre 2018, Gaiarine in Via Vardiese;
– 18 dicembre 2018, Gaiarine in Calderozze;
– 3 gennaio 2019, Pordenone in Via Colvera;
– 13 gennaio 2019, Miane in Via Grandola;
– 2 febbraio 2019, Conegliano Veneto in Via XXIV Maggio;
– 2 febbraio 2019, Conegliano Veneto in Via Settembrini;
– 2 febbraio 2019, Conegliano Veneto in Via Veronese;
– 3 febbraio 2019, Mareno di Piave in via Roma;
– 6 febbraio 2019, Pordenone in Via Stradelle;
– 6 febbraio 2019, Pordenone in Via Portogruaro;
– 7 febbraio 2019, Pordenone in Via Villanova;
– 8 febbraio 2019, Pordenone in Via Galileo Galilei;
– 10 febbraio 2019, Conegliano Veneto in Via Cesare Battisti;
– 11 febbraio 2019, Vittorio Veneto in Via Previtali;
– 12 febbraio 2019, Susegana in Via Rossini;
– 13 febbraio 2019, Vittorio Veneto in Via Garibaldi;
– 13 febbraio 2019, Vittorio Veneto in Via Garibaldi;
– 14 febbraio 2019, Conegliano Veneto in Via Verdi;
– 15 febbraio 2019, Pordenone in Via Revedole;
– 15 febbraio 2019, Pordenone Via Pellico;
– 15 febbraio 2019, Pordenone Via Colvera;
– 15 febbraio 2019, Pordenone in Via Maroncelli;
– 16 febbraio 2019, Sacile in Via Amalteo;
– 16 febbraio 2019, Sacile in Via Foscolo;
– 17 febbraio 2019, Gaiarine in Via Terraglio;
– 17 febbraio 2019, Codognè in Via Borsellino;
– 17 febbraio 2019, Mareno di Piave SP Ungaresca angolo via IV Novembre.

(Fonte: Questura di Pordenone).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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