Conegliano, 32enne messo all’obbligo di dimora. Faceva parte di una gang dedita allo spaccio della droga dello stupro

Era redditizio lo spaccio di droga dello stupro che chiamavano “Prosecco” infangando il nome del prodotto principe che invece arriva dalle colline dell’Unesco.

Ma la Questura di Padova con l’operazione “G” ha sgominato una banda che aveva anche ramificazioni nel coneglianese. In tutto nove persone che sono finite per ora ai domiciliari.

Importavano il Gbl (G) nota come droga dello stupro e la rivendevano ai clienti che trovavano nei locali del padovano.

Il tutto è arrivato dopo una lunga e complessa indagine con intercettazioni telefoniche e servizi di osservazione che hanno permesso di ricostruire il giro d’affari che era davvero fiorente. Per dire: compravano a 100 euro un litro di Gbl che poi rivendevano a 1.000 euro. Ma lo stesso giro di sostanze stupefacenti era anche più ampio con mefedrone, alla cocaina e a farmaci privi di autorizzazione.

L’inchiesta è partita da un cittadino cubano di 45 anni residente a Limena, dipendente della Vodafone in cassa integrazione, che vendeva non solo droga tradizionale ma anche sintetica. Nel coinvolgimento dell’attività di spaccio sono stati individuati poi due padovani residenti a Noventa, soci in affari.

Grazie ai monitoraggi dei telefoni della coppia e all’arresto di un tunisino di 37 anni gli agenti hanno ricostruito la rete di clienti e i soggetti che aiutavano nell’approvvigionamento anche di cialis, viagra e kamagra.

Per tutti obbligo di dimora: A.B, 32 anni di Conegliano (Treviso) per il mefedrone, E.B, 47 anni e M.V., 53 anni, di Vicenza, il primo fornitore di Gbl e Cialis, il secondo di Gbl e cocaina.

Oltre a loro sono stati co-indagati V.F., 60enne di Fosso’ (Gbl e mefedrone), S.H, albanese di 37 anni di Grumolo della Abbadesse (Vicenza) per la cocaina e N.B., 34enne di Ponzano Veneto per il Gbl.

Pare che il gruppo acquistasse la sostanza chimica giustificandolo l’utilizzo per il restauro di mobili. In realtà come si è visto l’utilizzo era del tutto diverso.

(Fonte: Redazione Qdpnews.it).
(Foto: Questura di Padova).
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