Apre domani, sabato 8 febbraio, una nuova esposizione a Palazzo Sarcinelli: la Galleria del Novecento ospiterà infatti, fino al 1 marzo, la mostra “Antonio Bernardi. L’uomo, l’artista, il collezionista”, curata da Lorena Gava e Roberto Piccin.
L’evento è possibile grazie al contribuito di Banca Prealpi SanBiagio, ed è presentato dall’associazione Contrada Granda di Conegliano in collaborazione con il comune di Conegliano.
L’impegno di Banca Prealpi, che finanzia il catalogo edito da Marsilio, vuole rendere omaggio ad un artista e collezionista raffinato che fu anche il primo direttore della banca, dal 1966 al 1988.
Sua fu l’idea, risultata poi vincente, di incorporare le Casse Rurali e Artigiane di Montaner e Revine nella Cassa Rurale ed Artigiana di Tarzo, poi mutata in Cassa Rurale ed Artigiana delle Prealpi, oggi Banca Prealpi SanBiagio.
La mostra quindi rende omaggio tanto all’eredità etica quanto a quella culturale di Bernardi, artista che seppe reinterpretare in una visione personale gli stimoli delle grandi tendenze internazionali e collezionista di grande cultura e sensibilità, aperto a tutti gli orizzonti della bellezza.
Pittore e scultore nativo di Revine Lago, Bernardi si misurò spesso con soggetti tradizionali, in particolare la natura morta e il paesaggio, indagando con urgenza e amore per la natura il contesto locale, così ricco ai suoi occhi di emozioni da tradurre in colori rarefatti, pervasi di luce.
Nell’ultima produzione paesaggistica trovò un personalissimo connubio tra arte figurativa ed astratta, dimostrandosi aperto alla sperimentazione senza però mai perdere l’amore per lo sguardo verso il proprio territorio.
Bernardi fu anche impegnato nella realizzazione di grandi decorazioni sacre, oggi visibili nella chiesa arcipretale di Tarzo e nella chiesetta alpina di San Pietro, sempre a Tarzo. Sue opere sono presenti in collezioni private e nei musei civici di Vittorio Veneto.
La mostra “Antonio Bernardi. L’uomo, l’artista, il collezionista” sarà visitabile dall’8 febbraio al 1 marzo ogni venerdì, sabato e domenica dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 19. L’ingresso è libero.
(Fonte: Fabio Zanchetta Qdpnews.it).
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