Conegliano Amarcord: la città negli anni ottanta in una mostra fotografica

Villa Gera, Casa Longega, il porticato del Duomo, Palazzo Sarcinelli, la Dama Vivente, i carri mascherati di Martedì grasso: sono soltanto alcuni particolari che si possono ammirare nelle immagini risalenti al periodo tra il 1983 e il 1985, visibili in Galleria Camerotto, a Conegliano.

Una mostra allestita sulle vetrine dei negozi sfitti, nell’ambito del progetto Ricreiamo Conegliano, già attivo nel promuovere il concetto di riuso creativo per dare una veste diversa alle vetrine a luci spente in città.

“Particolari di Conegliano e dintorni (1983-1985)” è il nome della mostra allestita, per la quale non esiste una vera e propria scadenza, non essendo organizzata in uno spazio chiuso. Basta dirigersi nella galleria e seguire la “sfilata” di immagini proposte.

Tutto è stato possibile grazie alle istantanee date in prestito da una signora (la quale preferisce mantenere l’anonimato), da sempre amante della fotografia, che ha immortalato la città in diverse stagioni e da diverse angolature.

Un modo per osservare Conegliano nella sua veste inedita, con i suoi palazzi prima dei vari interventi di restauro, o durante le manifestazioni, secondo le modalità organizzative dell’epoca: per quest’ultimo aspetto, ad esempio, suggestivo il carro mascherato allestito nel 1984 dal Gruppo sportivo di Collalbrigo.

A supervisionare il tutto è stata Debora Basei, nota per il progetto Ricreiamo Conegliano, la quale ha creato le cornici per le foto, facendo uso di polistirolo e materiale di recupero, grazie alla collaborazione con i ragazzi della Piccola Comunità e dell’istituto scolastico “Don Bosco”.

“Ho conosciuto questa signora la quale, quando all’età di vent’anni, aveva iniziato a viaggiare, facendo molte foto e diapositive dei posti in cui andava – ha raccontato Basei – Così, anziché tenere le foto in un cassetto, le ho proposto questo progetto: abbiamo iniziato una ricerca tra le numerose immagini che possiede”.

Il risultato è una mostra di 31 fotografie, aperta a chiunque abbia l’occasione di passare per Galleria Camerotto e che, a fine settembre, sarà rinnovata con altre nuove foto della città.

“Credo sia un modo per creare movimento, – ha proseguito Basei – una maniera per condividere con i ragazzi vari dettagli e per coinvolgere i cittadini. Un modo per far vivere la città”.

E sicuramente tali immagini presentano la città in una veste non a tutti nota, suscitando inoltre svariati ricordi in chi l’ha vissuta in quegli anni.

(Foto: Qdpnews.it © Riproduzione riservata).
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