“Una tra le pagine più tristi della storia recente della città“. I Popolari per Conegliano, ovvero i consiglieri Stefano Dugone e Francesco Polo, hanno commentato quanto avvenuto ieri sera in consiglio comunale, ribadendo le proprie posizioni già espresse in aula.
Una “gestione della macchina rallentata e carente nelle risposte della quotidianità”, l’assenza di una visione strategica, sono le colpe imputate da Polo e Dugone alla giunta, di cui rigettano le accuse fatte nei confronti di quanti hanno votato contro i vari provvedimenti, compresa la variazione di bilancio, che comprendeva il contributo a sostegno dei commercianti (qui l’articolo).
Accuse di scarsa attenzione a quelle che sono le necessità della cittadinanza, fatte in aula dal sindaco Fabio Chies in primis.
“Si è prodotto uno strappo nei rapporti solo per sordità e non disponibilità al dialogo e al confronto”, hanno osservato Polo e Dugone: quest’ultimo aveva già dichiarato l’estromissione dei Popolari da qualsiasi forma di invito, dopo l’uscita dalla giunta di Floriano Zambon (qui l’articolo).
“La nostra disponibilità è stata ampia e costruttiva“, hanno aggiunto i due consiglieri, i quali hanno sottolineato un “atteggiamento di insofferenza da parte del sindaco e un’arrogante chiusura da parte di altri componenti della maggioranza”.
A detta di Polo e Dugone, quanto avvenuto si sarebbe potuto evitare con un dialogo condotto “in modo costante negli ultimi mesi, non solo prima di votare”.
In aggiunta, i Popolari per Conegliano hanno criticato la gestione dell’emergenza durante i mesi della pandemia, citando una presenza carente del Comune, sul piano dell’assistenza e degli interventi, senza sostegni messi in campo per il sistema produttivo e dei servizi, “a fronte di una disponibilità finanziaria consistente garantita dallo Stato (circa un milione e 900 mila euro)”.
“Non possiamo quindi accettare le accuse che, non avendo approvato i provvedimenti ieri sera, si sarebbero prodotti danni alla comunità. – hanno ribadito – Gli eventuali danni sono già stati prodotti dai mesi di ritardo e di inerzia della giunta”.
I Popolari non hanno risparmiato commenti neppure per le opere pubbliche in corso, a loro dire “quasi tutto parte di una programmazione pluriennale che la giunta ha ereditato“.
“Ciò che succederà, nei prossimi giorni, dipenderà dal sindaco e dal resto della maggioranza. – hanno concluso – Quanto avvenuto è il frutto amaro di un approccio sbagliato che va cambiato, se si hanno veramente a cuore le sorti della comunità”.
(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
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