Conegliano, approvata la mozione sull’operato di Claudia Brugioni: botta e risposta in consiglio comunale

Dopo la revoca del ruolo di presidente del consiglio comunale Giovanni Bernardelli a Conegliano, nella seduta consiliare di ieri, giovedì 5 novembre, non è andata meglio all’assessore al Commercio Claudia Brugioni: la mozione sul suo operato, stavolta presentata da Alberto Ferraresi (Movimento 5 Stelle), Flavio Pavanello (CambiAmo Conegliano) e Francesco Polo (Popolari per Conegliano), è stata approvata, con 13 voti a favore e 12 contrari, come nel caso di Bernardelli.

Una discussione accesa quella sulla mozione dove, da un lato, i mozionisti e i suoi sostenitori hanno attaccato l’atteggiamento tenuto in città da Claudia Brugioni, mentre quest’ultima, e la maggioranza rimasta, ha difeso il proprio operato.

Una volontà di difesa del lavoro svolto che è stata evidente anche in occasione della votazione, stavolta positiva, della variazione di bilancio, che permetterà il versamento dei contributi ai commercianti, anche se in ritardo rispetto alle tempistiche iniziali, secondo le parole del sindaco Fabio Chies.

Vorrei che fosse chiaro come non abbia mai inteso lasciare fuori dei commercianti dal bando, ma ci sarebbe stata una seconda iniezione di contributi a seguito della prima”, ha dichiarato Brugioni.

Ma proprio il rapporto tenuto dall’assessore con i commercianti della città è stato al centro della discussione, inaugurata dal capogruppo pentastellato Alberto Ferraresi.

“Abbiamo ricevuto testimonianza del deterioramento dei rapporti, cosa che ha fatto crescere il malcontento in città – ha esordito Ferraresi – Manca l’attuazione delle promesse fatte e c’è assenza di condivisione, che ha portato alla rottura del legame di fiducia politica con le associazioni di categoria e dei commercianti”.

Ferraresi ha citato il caso della mancata installazione della giostra in parco Mozart, del mancato coinvolgimento di Ascom Confcommercio in materia di regolamento dei plateatici e del malcontento espresso dalle associazioni cittadine in una lettera inviata in Comune a fine estate.

“Improvvisamente gli amici diventano nemici”, ha esordito Christian Dal Bo di Forza Conegliano, osservando come non sia stato riconosciuto il lavoro svolto finora da Claudia Brugioni e ricordando le critiche mosse da vari consiglieri alla vigilia del primo Natale a Conegliano.

Dal Bo in seguito ha ricordato come le tematiche esposte da Ferraresi fossero materia di alcune pec mai inviate direttamente all’assessore Brugioni, come Forza Conegliano aveva già dichiarato in una dichiarazione pubblica precedente (vedi articolo).

Nel caso della giostra di Parco Mozart, inoltre ci sarebbe stato il ritiro della proposta da parte del primo proponente e l’assenza di riscontro dal secondo.

Per quanto riguarda Ascom, invece, il sindaco in primis aveva dato disponibilità nell’incontrare i vertici di Ascom, cosa resa complessa dalle ferie estive prima del presidente di Confcommercio e poi del suo segretario, motivo per cui quest’ultimo ha poi presenziato alla Consulta per il commercio e le attività produttive del 24 settembre, esprimendo il proprio apprezzamento per il lavoro svolto in materia di regolamento per i plateatici.

“Nella lettera delle associazioni della città veniva osservata la costante presenza dell’assessore al Commercio”, ha poi puntualizzato Dal Bo.

“Tutto il lavoro fatto dall’assessore l’ha messa in luce e sottoposta alle critiche di chi non sa fare. Un tema, questo, che ha a che fare con altre questioni”, è stata invece la battuta del consigliere di maggioranza Enzo Perin.

“È stato contestato l’atteggiamento di Claudia Brugioni ed è un problema che esiste”, ha osservato Isabella Gianelloni del Pd.

“Siamo al teatro dell’assurdo – sono state le parole di Fabio Chies – e bisognerebbe guardare cosa è cambiato in città. L’impegno è stato molto e certe posizioni creano antipatia”.

“Se qualcuno voleva – ha proseguito il primo cittadino – poteva attaccare direttamente il sindaco e, in una situazione di emergenza sanitaria, ci troviamo a dover discutere di persone”.

“Noto ancora come dalla parte opposta ci sia soltanto tanta voglia di criticare, quando invece ci vuole rispetto per il lavoro delle persone”, ha aggiunto Chies.

“Si parla dell’operato e non della persona”, ha invece commentato il consigliere pentastellato Massimo Bellotto, mentre Alessandro Bortoluzzi del Pd ha rimarcato “la difficoltà di Claudia Brugioni nel capire il suo ruolo”.

“La condivisione è indispensabile”, sono state le parole di Stefano Dugone (Popolari per Conegliano), a cui hanno fatto seguito quelle di Ferraresi che ha ribadito l’assenza di una condivisione dei progetti: “C’è stato un autoritarismo non riconosciuto dal tessuto dei commercianti”.

La mozione sul mio operato si riduce a tre mail che non sono state a me direttamente indirizzate – è stata la difesa dell’assessore Brugioni – Nessuno è mai venuto a chiedere la mia versione dei fatti: io non ho mai promesso nulla a nessuno“.

“Trovo giusto ricordare come noi, come amministrazione, abbiamo fatto emergere l’associazione Conegliano In Cima, che fino al 2017 quasi non esisteva. – ha proseguito – Questa è una mozione mirata: è una mozione sul carattere di una persona o sul suo operato? Vorrei che i mozionisti mi dicessero effettivamente cosa non ha funzionato nel mio ruolo, dato che in precedenza è stata citata la mia presenza costante in Conegliano In Cima”.

Una discussione accesa, che si è conclusa con l’approvazione della mozione, approvazione che ha chiuso il consiglio comunale.

(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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