Conegliano, bocciati tutti i punti all’ordine del giorno in consiglio: botta e risposta tra le forze politiche

Bocciati tutti i punti all’ordine del giorno, tra cui la variazione di bilancio: nella serata di ieri, lunedì 19 ottobre, a Conegliano 13 consiglieri hanno votato contro a tutti i temi previsti per la seduta del consiglio comunale, divenuta l’occasione dove tutte le forze politiche in campo hanno ribadito la propria posizione.

Se da un lato le opposizioni, con il gruppo misto di Pierantonio Bottega come nuovo capogruppo e i Popolari per Conegliano, hanno ribadito la debolezza della giunta Chies, dall’altra l’amministrazione ha sottolineato più volte le opere pubbliche realizzate o previste, ponendo a confronto il proprio operato con quello delle amministrazioni precedenti.

Dibattito inaugurato dalla precisazione fatta dal consigliere pentastellato Alberto Ferraresi, il quale ha chiarito come la mozione di sfiducia contro l’assessore Claudia Brugioni non avesse nulla a che vedere con un giudizio personale, mentre il presidente del consiglio comunale Giovanni Bernaradelli ha ricordato come per quella faccenda si sia “attenuto alle regole del gioco”, rispettando quanto previsto dal Tuel, dallo statuto e dal regolamento.

Ma il dibattito si è aperto davvero al sesto punto, l’approvazione della variazione urgente al bilancio di previsione, bilancio che comprendeva tra le varie voci anche 100 mila euro di contributo una tantum per le attività commerciali danneggiate dal Covid: il relativo bando scade il 21 ottobre, e prevede la somma di 500 euro per le 200 attività che ne faranno richiesta, in ordine di presentazione della domanda.

Domanda attualmente depositata da ben oltre 200 realtà. Un bando che non ha convinto Alessandro Bortoluzzi del Pd, che ha ritenuto l’aiuto poco tempestivo e il bando stesso poco chiaro, teso ad agevolare le realtà meglio informate e quindi più veloci nella presentazione della richiesta.

“Non si è capito che di fatto è una gara di velocità – ha obiettato Bortoluzzi – Le attività non si aspettano di essere buttate fuori per una questione di tempo. Chiedete ai dirigenti che ancora vi devono 70-80 mila euro di tornarvi quei soldi, con i quali potrete ristorare le attività che resteranno fuori dalle 200 previste dal bando. Una volta fatto, allora se ne riparla”.

“Capisco che votare come si vuole è il sale della democrazia – ha ribattuto con forza il sindaco Fabio Chies – ma non mettete in difficoltà chi ha bisogno, ognuno si assuma le proprie responsabilità per ciò che vota. Le azioni politiche le capisco, ma gli interventi per la città sono un’altra cosa. Votate per il bene dei commercianti: non vorrei che si dicesse che non si vota per fare delle beghe politiche. E la si smetta di parlare di poca trasparenza dell’amministrazione”.

Parole rimaste inascoltate, considerato l’esito del consiglio comunale, composto da ben 10 punti all’ordine del giorno, 9 dei quali bocciati, se si esclude il primo tema previsto, ovvero l’interpellanza presentata da Ferraresi.

“Non deve passare il messaggio che, se non si fanno le opere, allora è per colpa dell’opposizione – ha osservato Bortoluzzi – Se finora le cose non sono state fatte, è colpa di chi governa o non ha più i numeri per farlo”.

Un consiglio comunale, quindi, che è stato lo specchio e la conferma della crisi politica respirata nei giorni scorsi e che fa suscitare un solo quesito: come andrà a finire?

(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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