“Grazie”. Una semplice parola è quella scelta dal salone di parrucchieri “Luciano”, situato in via Rosselli a Conegliano, per salutare tutti i clienti che lì si sono rivolti durante gli anni dell’attività.
Un “grazie” che affianca il cartello “chiuso per cessata attività”, posto per il pensionamento del titolare. Le luci, quindi, si sono spente dopo anni di lavoro per l’arrivo della pensione e non, come è successo in altri casi, per motivazioni diverse da questa.
Tuttavia, tale chiusura fa tornare alla mente una visione dell’assetto della città condivisa da Patrizia Loberto, presidente dell’associazione Conegliano In Cima, in riferimento alle previsioni dei saldi: in quell’occasione, Loberto aveva rilevato come nella città siano diverse le realtà prive di un ricambio generazionale o di dipendenti disposti a perpetuare la gestione dell’attività.
Un dato, quindi, alla base dello spegnimento delle luci di alcuni esercizi, una volta raggiunta l’età pensionabile.
Da parte sua, il presidente di Ascom Conegliano Maurizio Gibin aveva annunciato lo studio in corso, condotto assieme ad Ascom Treviso, di una piattaforma in grado di assecondare la direzione sempre più marcata verso la sfera del digitale, intrapresa in generale dal settore del commercio e dei servizi, allo scopo di rendere il territorio, in attesa del tanto citato “effetto Unesco”, “all’altezza della situazione, facendo decidere al turista di tornare”.
Un’unione di commercio e servizi, quindi, sarebbe la “ricetta” suggerita da Ascom, in modo tale da presentare un territorio capace di accogliere la clientela, soprattutto estera, a tutto tondo.
Nel frattempo, il locale dove sorgeva l’ex salone Luciano, è già stato posto in affitto.
(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
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