Ancora acqua inquinata da colibatteri a Conegliano. Chiuso dal 4 luglio il pozzo di Colnù. Ne ha dato notizia il capogruppo di minoranza del Pd Alessandro Bortoluzzi, che ha segnalato come lo scorso 5 luglio fosse arrivata da Arpav una comunicazione che in un campione di acqua prelevata dal pozzo in via Calpena si era verificato un superamento dei limiti stabiliti per i “batteri coliformi”.
“Piave servizi ha comunicato di aver messo fuori rete il pozzo già dal giorno precedente, perché le analisi sono state fatte il 3 di luglio – conferma Bortoluzzi – e non c’è stato alcun provvedimento di sospensione o ordinanza perchè la situazione di emergenza era già superata. Però resta il fatto che è la seconda volta, e anche questa volta il sindaco non ha avvisato in alcuna maniera la popolazione, e tutte le giustificazioni non tolgono il fatto che c’è un problema da trovare e risolvere”.
Bortoluzzi ha pure presentato una interpellanza nella quale chiede a che punto è la situazione e se il pozzo di Colnù sia ancora fuori rete e come intende informare i cittadini in merito a quanto succede per la salute pubblica.
Da parte sua il sindaco Fabio Chies, si stupisce di una richiesta avvenuta dopo settimane: “Ci sono controlli quotidiani e se si trova uno sforamento Piave servizi si attiva, all’istante e si risolve subito. Posso dire solo che tutto è a posto abbiamo l’acqua più pulita e potabile del comprensorio, non ci sono problemi non capisco questo accanimento di Bortoluzzi e perché faccia tanto notizia. Il pozzo di via Calpena è fuori rete, e non da alcun problema. Piave servizi può dare tutti i chiarimenti in merito, è un falso problema”.
(Fonte: Fulvio Fioretti © Qdpnews.it).
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