Con la Festa delle Associazioni Conegliano celebra il volontariato e guarda a un autunno di microeventi

La festa è riuscita, anche se con tutti i limiti del caso: con l’autunno ormai alle porte Conegliano ha celebrato, nella giornata di ieri domenica 6 settembre, il volontariato che anima la città con la Festa delle Associazioni, giunta ormai alla ventunesima edizione.

In un anno normale il periodo sarebbe di fervidi preparativi per tutti gli eventi che accompagnano l’autunno coneglianese, ma nel 2020 del Covid-19 l’Expo ha dovuto alzare bandiera bianca, così come il Gran Baccano, il festival degli artisti di strada che nella sua prima edizione del 2019 ha raccolto un grandissimo successo.

La Festa delle Associazioni e Pittori in Contrada, che si svolgerà eccezionalmente per una sola giornata il prossimo 13 settembre, hanno resistito, per ricordare che Conegliano non si ferma e rimane in ogni caso città di volontariato e cultura.

È stata una festa serena, scrupolosa nel rispetto delle norme di sicurezza e che ha voluto ricordare le tante vittime del Covid, che ha colpito anche le nostre associazioni”, spiega il sindaco Fabio Chies, citando in particolare il momento in cui Comitato Cuoredarena ha chiesto un minuto di silenzio in ricordo di Paolo “Paolone” Sartori, della tifoseria dell’Imoco Volley, e di tutte le vittime della terribile epidemia.

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E poi c’è stata l’idea “molto intelligente e d’avanguardia”, come spiega il sindaco, del Piccolo Coro di Conegliano, che ha voluto “cantare” l’inno nazionale di fronte alle autorità in una maniera particolare: distanziati e protetti dalla mascherina i bambini del coro hanno recitato i passaggi del canto con la lingua dei segni.

Abbiamo avuto una bella partecipazione, molto composta e responsabile”, spiega l’assessore Claudia Brugioni, che sottolinea come questo sia stato possibile anche grazie al lavoro delle Forze dell’ordine, degli Alpini e della Protezione civile che “hanno tamponato i casi sporadici di chi non ha rispettato l’obbligo di indossare la mascherine”.

Con migliaia di persone a percorrere la città per tutta la giornata e 140 associazioni presenti, la soddisfazione da parte dell’amministrazione è tanta, e ora si guarda avanti a un autunno certamente diverso, in cui si dovranno fare i conti con il virus e la crisi economica che incombono sulle nostre comunità.

L’assessore spiega come ora l’amministrazione voglia concentrarsi soprattutto sulle condizioni economiche di famiglie e imprese della città, orientando le risorse in aiuti diretti, perché il momento è quello della tutela della comunità.

“La città non deve fermarsi, ma l’organizzazione di grandi eventi desta preoccupazione in un momento come questo – prosegue Brugioni – Il prossimo grande appuntamento sarà quello del Giro d’Italia, il 17 ottobre, per il resto in città si svolgeranno microeventi che guardano soprattutto alla cultura, con aggregazioni ridotte e numeri gestibili”.

La cultura troverà in effetti molto spazio in città nei prossimi mesi, in appuntamenti che coinvolgeranno aree più ridotte del centro: il 13 ci sarà Pittori in Contrada, e mentre il calendario delle mostre a Palazzo Sarcinelli è già fitto, il Biscione troverà una veste inedita accogliendo una rassegna teatrale organizzata dalla compagnia CostrettiOltreconfine.

(Fonte: Fabio Zanchetta © Qdpnews.it).
(Foto: Facebook).
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