Conegliano, concesso il nulla osta per l’addio al piccolo Jerome: domani la cerimonia con benedizione

E’ stato concesso il nulla osta per dare l’addio a Jerome, il neonato scomparso a soli due mesi nella notte tra venerdì 5 e sabato 6 aprile, in un appartamento situato in via Verdi a Conegliano, dove viveva insieme ai genitori di origine africana e ai fratelli di 13 e 3 anni.

L’addio verrà dato tramite una cerimonia di fede pentecostale con una benedizione. Subito dopo il piccolino verrà condotto al cimitero di Conegliano (nella foto), dove riposano anche altri bimbi.

Nel frattempo resta aperto il fascicolo delle indagini aperto dalla Procura: al momento non risulterebbero esserci degli indagati per il reato di omicidio colposo, ma proseguono le analisi dopo una prima autopsia, richiesta dal sostituto procuratore Giulio Caprarola.

Da questa non sarebbero emersi risultati in grado di far pensare a una causa di morte diversa dalla prima ipotesi formulata, ovvero morte per rigurgito, nota anche come sindrome improvvisa del lattante.

Tuttavia, sarà necessario attendere fino a 90 giorni per circoscrivere in maniera definitiva ciò che ha spezzato questa piccola vita, ancor prima che potesse sbocciare. Nessuna avvisaglia si sarebbe, infatti, palesata nei giorni antecedenti al decesso e, comunque, nulla avrebbe mai suggerito l’idea che si sarebbe verificata questa morte.

Una vicenda per nulla semplice da gestire, sia emotivamente da parte dei genitori sia da un punto di vista tecnico: è notizia di questi giorni l’esclusione del dottor Dario Miedico dagli esami autoptici, nonostante la richiesta formulata e avanzata da Roberto Russi, legale della famiglia di Jerome.

Stando a quanto dichiarato dallo stesso Miedico, la commissione preposta alla nomina dei medici legali per l’autopsia l’avrebbe escluso perché “medico radiato dall’albo”.

“Sono un medico in pieno possesso delle capacità professionali”, ha invece ribadito Miedico, il quale ha spiegato come sia in attesa di una convocazione da parte della commissione che si occupa di esaminare gli estremi per la radiazione, ma nel frattempo starebbe proseguendo nella propria attività di medico legale.

(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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