Alla vigilia dal prossimo consiglio comunale a Conegliano, continua il dibattito tra le varie forze politiche della città.
Stavolta è Stefano Dugone (nella foto a destra), che in maggioranza rappresenta i Popolari per Conegliano assieme a Francesco Polo, a esprimere la propria visione.
Quella dei Popolari per Conegliano è una posizione visibilmente particolare: di fatto in maggioranza, hanno appoggiato le opposizioni nella mozione di sfiducia contro l’attuale assessore al Commercio Claudia Brugioni, ed è stato proprio Dugone a richiedere l’incontro con il prefetto di Treviso, a seguito di una Conferenza dei capigruppo risoltasi con la bocciatura della mozione (vedi l’articolo).
Questione poi proseguita con la proposta di delibera per la revoca del ruolo di presidente del consiglio comunale ricoperto da Giovanni Bernardelli (qui l’articolo), il quale ha rimandato ai mittenti le accuse di poca trasparenza, osservando come tutto ciò sia mosso soltanto da un disegno politico (leggi l’articolo).
“Noi ormai facciamo parte della maggioranza soltanto nominalmente, in quanto non siamo più invitati da nessuna parte. – ha dichiarato Dugone – E tutto questo dopo la cacciata dalla giunta dell’assessore Floriano Zambon”.
“Abbiamo fatto l’incontro con il prefetto perché abbiamo ritenuto vergognoso che il presidente del consiglio comunale si sia assunto delle prerogative che non ha, quando avrebbe potuto portare la mozione in consiglio, facendo decidere allo stesso consiglio comunale. In passato, ci sono stati dei precedenti relativi alla sfiducia per l’operato di una persona. – ha proseguito Dugone – Ci è stato proposto di mutare la mozione in un’interrogazione oppure in un’interpellanza, ma sono cose diverse”.
“Il presidente del consiglio comunale è il presidente di tutti. – ha aggiunto Dugone – Per quanto ci riguarda, noi siamo critici con questa gestione da circa un anno: un tempo Conegliano aveva la leadership sul territorio, mentre ora siamo fermi, la città ha fatto dei passi indietro”.
Parole forti, per le quali Dugone ha fornito qualche specificazione in merito: “Non si è fatto nulla per l’ex area Zanussi, neppure per gli assessorati e le deleghe”.
“Non sono stati rispettati degli accordi poltici, ma questo non sarebbe grave se ci trovassimo di fronte a un’azione politica performante. – ha aggiunto Dugone – Ci siamo trovati di fronte soltanto a tanti like e a tanti selfie”.
“Nel caso in cui il sindaco Fabio Chies dovesse rassegnare le proprie dimissioni, questa sarebbe una manifestazione di incapacità politica”, ha concluso il consigliere dei Popolari per Conegliano.
(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
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