Oggettistica di tutti i tipi, magliette personalizzabili e articoli regalo: sono questi i prodotti che il negozio “Zucchero print” di Conegliano (più comunemente noto come “Zucchero” in città) ha proposto nei suoi vent’anni di attività.
Una storia commerciale che si concluderà il prossimo 30 luglio, come il negozio stesso ha segnalato sulla propria vetrina.
“Comunichiamo che questo punto vendita chiude il 30 luglio – si può leggere su uno striscione posto sulla vetrina, completo di tutti i recapiti per gli ordini della clientela – Rimarremo sempre attivi nella sede di Spresiano in via Verdi 35”.
Il negozio si trova a uno degli estremi della galleria Centro Affari di Corso Vittorio Emanuele, di fronte a un’attività di estetica, e per anni è stato un punto di riferimento per gli appassionati di stampe su magliette e oggetti, adatti a tutte le occasioni e ricorrenze.
La pandemia, ma anche una Conegliano che ha mutato volto negli anni, sono le motivazioni che la titolare Marika Fossaluzza, residente a Villorba, ha fornito per spiegare una decisione che, come ha sottolineato più volte, è stata molto sofferta.
“Abbiamo voluto annunciare in anticipo la chiusura, perché farlo uno o due mesi prima non è sufficiente e volevamo dare il tempo alla clientela di abituarsi al sito online e al negozio di Spresiano, che abbiamo aperto 5 anni fa – spiega Fossaluzza – Mi piange il cuore aver dovuto prendere questa decisione, perché dopo 20 anni non è facile lasciare il negozio, ma abbiamo fatto una valutazione tra i due punti vendita: quello di Conegliano risponde meno e ha i costi più elevati”.
“Di conseguenza chiudiamo il negozio di Conegliano, spostiamo il laboratorio in un’altra sede non aperta al pubblico e teniamo il punto vendita di Spresiano – ha proseguito – A Spresiano non abbiamo lo spazio sufficiente per tenere anche il laboratorio. Ora apriremo la nostra pagina online, poi ci sono sempre i nostri canali Facebook e Instagram“.
Oltre a ciò, la titolare ha riferito che in città un altro negozio fungerà da “fermo point”, ovvero sarà un punto dove i clienti che non se la sentono di andare fino a Spresiano potranno ritirare il materiale acquistato.
Fossaluzza ha poi espresso un proprio parere sulla situazione del commercio della città, che l’ha spinta a questa decisione così sofferta: “Mi dispiace, ma a mio parere Conegliano non risponde più come città e secondo me nella città manca qualcosa. Allo stesso tempo, però, mi rendo anche conto che far riemergere una città non è facile, mentre lo è parlare; però sono convinta che ci siano delle potenzialità che non vengono sfruttate”.
“Io provengo da un Comune vicino a Treviso e quindi mi viene spontaneo fare un paragone proprio tra Conegliano e il capoluogo – ha continuato – Devo dire che a Treviso ogni fine settimana c’è un motivo per andare in centro, mentre a Conegliano, oltre ai mega eventi (come Festalonga, l’Expo e il Natale), no. Serve qualcosa che sia attrattivo, perché in città mancano inoltre i grandi marchi. Non è solo colpa del centro commerciale“.
“Già da prima la città soffriva, a mio parere. Poi è arrivata la pandemia che è stata l’ultima goccia – ha aggiunto -. Mi dispiace vedere Conegliano così”.
Nonostante ciò, Marika Fossaluzza non ha nascosto di nutrire una piccola speranza per il futuro: “Io dico che tornare si può sempre, se fra due-tre anni qualcosa si muove. Per il momento questa è stata la nostra scelta, perché non vedo uno spiraglio di luce da qui a breve”.
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