Sono in tanti in queste ore a ricordare e a dedicare messaggi di cordoglio ad Antonio Luis Piccoli, giornalista e patron di Radio Conegliano, un profilo molto conosciuto e stimato in città, deceduto a soli 64 anni a causa di un brutto male.
Piccoli si è spento alle 18 di ieri, mercoledì 17 febbraio, all’Hospice Antica Fonte di Vittorio Veneto, dove si trovava ricoverato da circa un mese dopo che un brutto male, diagnosticato anni fa e successivamente sconfitto, si era di nuovo presentato.
Era nato a Bento Gonçalves, Comune dello stato brasiliano di Rio Grande do Soul, ma non aveva mai dimenticato le sue origini trevigiane e la terra dei nonni, emigrati tanti anni fa per trovare fortuna proprio in Brasile.
E proprio in quella terra dei nonni Antonio Luis Piccoli aveva deciso di fare ritorno nel 2005, riuscendo a farsi conoscere con facilità per la professionalità, la competenza e le doti umane.
Ma Piccoli era molto noto anche in Brasile, tanto che la notizia della sua scomparsa è stata subito diffusa da diverse testate locali.
Laureato in relazioni pubbliche e giornalismo alla Pontificia Università Cattolica do Rio Grande do Sul, era stato docente universitario di comunicazione, affiancando alla cattedra anche il lavoro sul campo e divenendo uno dei fondatori del gruppo Rscom, realtà attiva dal 1983 sul mercato della comunicazione e dei media.
Ma non c’era solo il lavoro nella vita di Antonio Luis Piccoli: l’amore per il Brasile e il desiderio di unire la propria patria con la terra di origine dei nonni aveva animato tante iniziative.
Solo per citarne una, Piccoli era una presenza importante all’interno dell’associazione Veneto-Brasile di Conegliano, attiva nel promuovere scambi tra la città di Conegliano e lo stesso Brasile. Associazione che, ricordandosi quanto fatto da Piccoli, ha sottolineato come “mancherà molto nella direzione”.
Tra i vari messaggi di cordoglio, non è di certo passato inosservato quello dedicatogli da tutto lo staff di Erreci Radio Conegliano: “Hai deciso di passare all’emittente più grande…ci sosterrai da lì…senza limite di frequenza. Grazie Antonio per la passione che ci hai trasmesso, per i progetti che ci hai trasmesso e per i progetti che ci hai affidato. Li porteremo avanti in tuo onore”.
Chi aveva avuto occasione di conoscere Antonio Luis Piccoli di certo non scorderà la sua affabilità, la disponibilità al dialogo e la curiosità di conoscere, oltre al desiderio di spendersi per entrambe le sue patrie: era una persona capace di trasmettere molta serenità al proprio interlocutore.
Al momento non è ancora nota la data del funerale di Antonio Luis Piccoli, che lascia la moglie Maristela e la figlioletta Giuliana di dieci anni.
(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
(Foto: Facebook).
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