Conegliano, Giovanni Bernardelli replica ai mozionisti: “Mi sono vergognato, un attacco imbarazzante”

Giovanni Bernardelli replica alle parole dei mozionisti – il gruppo in maggioranza dei Popolari per Conegliano, assieme all’opposizione rappresentata dal Movimento 5 e dalla civica CambiAmo Conegliano – i quali hanno accusato il presidente del consiglio comunale della città del Cima di non aver gestito correttamente la Conferenza dei capigruppo, tenutasi nella serata di giovedì 8 ottobre (vedi articolo).

In quell’occasione, era stata discussa la mozione di sfiducia presentata contro l’assessore al Commercio Claudia Brugioni, proprio dai gruppi consiliari citati: l’esito della Conferenza dei capigruppo non era stato positivo e in quell’occasione, secondo i mozionisti, Bernardelli avrebbe “cassato il provvedimento”.

Un atto, però, interpretato come un modo per mettere “il bavaglio a dei consiglieri comunali nell’esercizio delle loro funzioni”.

Parole che cozzano con quelle proferite in merito da Bernardelli, il quale ha fornito una versione differente sull’incontro.

“La mozione non è stata accolta, perché la mozione di sfiducia si può fare al sindaco, al vicesindaco o alla giunta e non al singolo assessore – ha dichiarato Giovanni Bernardelli – Tanto più che era stata fatta la proposta, in alternativa, di presentare un’interpellanza oppure un’interrogazione”.

“Un difetto tecnico della mozione confermato anche dal Tuel, il Testo unico degli enti locali, e sottolineato dallo stesso segretario generale Giampietro Cescon, che sono tenuto ad ascoltare – ha proseguito Bernardelli – Quella sera lo stesso Cescon è stato attaccato da qualcuno e ho trovato tale gesto deprecabile, oltre che imbarazzante: mi sono vergognato per chi ha attaccato il segretario generale, che applica quanto c’è scritto nella Legge e nei regolamenti“.

“E pensare che mi pareva di aver dimostrato un certo garbo istituzionale nel convocare la Conferenza dei capigruppo per discutere a proposito della mozione, quando avrei semplicemente potuto comunicare l’insussistenza della mozione per il difetto tecnico spiegato”.

Penso che la struttura e i dipendenti comunali non vadano mai attaccati – ha concluso Bernardelli – Comunque, se un domani le cose dovessero cambiare e una mozione di questo tipo dovesse risultare in regola, non avrei problemi a inserirla nell’ordine del giorno del consiglio comunale”.

Un botta e risposta che da l’idea della tensione presente in consiglio a Conegliano. Nel frattempo, ad aggravare la faccenda, i consiglieri comunali Pierantonio Bottega e Leopoldino Miorin hanno richiesto di uscire da Forza Italia, riducendo di fatto i numeri della maggioranza e mettendo a rischio l’equilibrio dell’amministrazione Chies.

Si risolverà la faccenda? Al momento non è possibile fare previsioni certe, ma si dovranno attendere gli sviluppi di quanto sta avvenendo.

(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
(Foto: facebook).
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