Conegliano, in commissariato il comando è passato ora al vice questore aggiunto Vincenzo Zonno

Cambio della guardia al commissariato di Conegliano. A prendere il posto del commissario Massimo Olivotto, che da ottobre comanda la polizia locale di Pordenone, è il vice questore aggiunto Vincenzo Zonno (a destra nella foto).

Il nuovo dirigente è stato presentato dal questore di Treviso Vito Montaruli che ha sottolineato: “Porterà la sua grande esperienza a tutela della città di Conegliano e dei comuni vicini. E’ infatti dotato di grande esperienza investigativa, in particolare nell’ambito delle sostanze stupefacenti”.

Laureato in giurisprudenza all’università di Padova e in Scienza dell’Amministrazione all’università di Catania, Zonno ha conseguito un master in scienza della sicurezza.

Quarantenne, è entrato in polizia 12 anni fa ed è stato assegnato alla questura di Gorizia come dirigente dell’ufficio immigrazione. In seguito si è occupato di traffico di stupefacenti, criminalità diffusa e prostituzione alla Squadra Mobile della Questura di Venezia.

vincenzo zonno

Numerose sono state le attività investigative che hanno contraddistinto il lavoro del nuovo commissario, tra cui le importanti operazioni svolte per stroncare il traffico di sostanze stupefacenti nella Marca. Nel 2012 è stato trasferito alla squadra mobile di Padova dove nel 2016 si è occupato di importanti fatti di cronaca.

Negli ultimi due anni ha guidato la squadra mobile di Belluno, ed è ora a capo del commissariato di Conegliano: “Ho già preso visione di quelle che sono le criticità della città – ha spiegato -, a cominciare dal Biscione e da altre zone nelle quali i cittadini non si sentono sicuri. Lavoreremo su questo per garantire la massima sicurezza ai cittadini”.

Il questore Montaruli ha ricordato che la competenza del commissariato ricade anche sui comuni ai vicini: “Nei quali abbiamo recentemente intensificato i controlli con le squadre anticrimine” ricordando ai cittadini l’importanza della collaborazione con le forze di polizia. “È fondamentale segnalare subito al 113 o al 112 eventuali reati o situazioni sospette. Perché i ritardi, magari a favore di comunicazioni immediate sui social, possono pregiudicare l’intera attività investigativa”.

(Fonte: Redazione Qdpnews.it).
(Foto: Qdpnews.it © Riproduzione riservata).
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