Conegliano, inaugurata la palazzina destinata agli alloggi popolari in via Cacciatori delle Alpi: lavori di restauro per 900 mila euro

È stata inaugurata nella mattinata di oggi, venerdì 18 giugno, la palazzina destinata alle residenze popolari che è stata ristrutturata in via Cacciatori delle Alpi a Conegliano.

Un intervento iniziato nel 2018 per un importo complessivo pari a 900 mila euro, di cui il 50 percento finanziato dalla Regione Veneto.

Il risultato è una palazzina destinata all’edilizia pubblica che ha visto il numero degli appartamenti aumentati da 6 a 9, di cui 3 composti da 3 camere e una camera per i rimanenti 6: alloggi, quindi, destinati a famiglie o nuclei composti da una persona.


Tutto alla luce di una riqualificazione che ha visto l’adeguamento antisismico dell’edificio e l’abbattimento delle barriere architettoniche.

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Nel frattempo, la graduatoria per le assegnazioni è già stata redatta e nei prossimi giorni saranno comunicati i destinatari degli appartamenti.

L’area era già entrata al centro dell’interesse pubblico nel 2017, diventando uno dei punti della campagna elettorale del Partito democratico e della civica Progetto Conegliano, a sostegno dell’allora candidato sindaco Alessandro Bortoluzzi: i due gruppi in lista per le elezioni avevano infatti promosso il cosiddetto “tour del degrado”, per mettere in luce le aree dismesse nel coneglianese.

Ora, a distanza di tempo, il Comune, in sinergia con la Regione Veneto, ha in progetto la riqualificazione dell’area adiacente al nuovo condominio ristrutturato, con la demolizione e la ricostruzione delle due palazzine fatiscenti.

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Questo è quanto ha specificato il commissario straordinario Antonello Roccoberton, il quale ha spiegato come il diritto abitativo sia stato un tema affrontato in Prefettura e con altri sindaci e che la ristrutturazione in via Cacciatori delle Alpi sia un contributo significativo in questo ambito.

Da parte sua Oscar Borsato, presente alla cerimonia in rappresentanza dell’Azienda territoriale per l’edilizia residenziale (Ater) di Treviso, ha posto in luce come l’emergenza abitativa stia interessando in misura sempre maggiore la fascia dei giovani e, pertanto, azioni di questo tipo si rivelano utili a sostenere i giovani stessi, per la creazione di una famiglia in Italia. 

Senza dimenticare le nuove emergenze create dalla pandemia che necessitano di azioni di questo tipo.

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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