Conegliano, inviata la richiesta per l’espulsione dalla Lega di Giovanni Bernardelli. L’ex presidente del consiglio comunale annuncia ricorso

È stata recapitata venerdì scorso a Giovanni Bernardelli una raccomandata contenente la richiesta della sua espulsione dalla Lega, presentata dai vertici regionali del partito al Consiglio di disciplina di Milano.

Niente di definitivo, quindi al momento, in merito all’espulsione di Bernardelli dal Carroccio, ma ora tutto sarà in mano alla sede di Milano, a cui spetterà il compito di verificare sia la documentazione partita da Padova sia le motivazioni esposte dallo stesso Giovanni Bernardelli a sua difesa.

Per Bernardelli, infatti, la questione non finisce qui, ma è chiara la sua intenzione di fare ricorso e di chiarire la propria posizione: “Da Padova è partita la richiesta a Milano di prendere dei provvedimenti a mio carico – ha spiegato – Farò il mio ricorso, ho tempo dieci giorni per presentarlo e poi vedremo”.

Bernardelli è un volto storico della Lega sul territorio: iscritto al partito da 31 anni (“ma ho iniziato ad avvicinarmi già nel 1988”, specifica), ne conta 25 da militante.

Residente a Santa Lucia di Piave, è stato uno dei volti noti della politica coneglianese, prima come candidato sindaco alle elezioni del 2012 (poi vinte da Floriano Zambon) e in seguito anche nel ruolo di presidente del consiglio comunale, durante la precedente tornata amministrativa del forzista Fabio Chies, poi interrotta dal commissariamento.

Sul caso specifico, Bernardelli non ha detto molto, se non ribadire la sua volontà di fare ricorso: “Vedremo cosa scaturirà da questo ricorso, tale situazione non riguarda solo me in Veneto”.

Poche dichiarazioni anche da parte di Gianangelo Bof, commissario provinciale della Lega, il quale ha chiarito che ora sarà compito soltanto della sede di Milano di decidere quello che sarà l’indirizzo da prendere nei confronti di Bernardelli, dopo aver esaminato la documentazione presentata a suo carico e il ricorso dell’ex presidente del consiglio comunale a Conegliano.

Che ci fosse della “maretta” tra Bernardelli e la sezione coneglianese del partito era cosa nota ed evidente da tempo, quando non erano stati accettati “alcuni comportamenti reiterati nel tempo” dello stesso Bernardelli, il quale non avrebbe sposato alcune “decisioni prese dalla maggioranza della sezione”.

Non sono al momento noti i tempi tecnici necessari per sapere se il futuro di Bernardelli lo vedrà dentro o fuori il partito.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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