“Non mi sorprende quanto ha detto l’opposizione, ma faccia una passeggiata in città per vedere quanto è stato fatto“: sono le parole del sindaco di Conegliano Fabio Chies agli attacchi ricevuti dalle opposizioni.
L’ultimo, in ordine di tempo, è stato quello inferto dal capogruppo del Partito democratico Alessandro Bortoluzzi il quale, nella sua analisi sulla situazione complessiva della città, aveva posto l’accento su un “atteggiamento rinunciatario del sindaco”, puntando il dito anche contro il vicesindaco Claudio Toppan e l’assessore Sonia Colombari (qui l’articolo).
Tutto è partito dalla mozione di sfiducia presentata contro l’assessore al Commercio Claudia Brugioni dal Movimento 5 Stelle, dalla civica CambiAmo Conegliano e dal gruppo, in maggioranza, dei Popolari per Conegliano.
Da lì le varie parti si erano riunite la scorsa settimana nella Conferenza dei capigruppo, finita in un acceso dibattito tra i mozionisti e il presidente del consiglio comunale Giovanni Bernardelli, con la bocciatura della mozione stessa per “ragioni tecniche”, motivo per cui Stefano Dugone aveva richiesto con urgenza un incontro con il prefetto di Treviso Maria Rosaria Laganà.
Incontro che si è svolto lo scorso lunedì 12 ottobre (qui l’articolo), con la promessa da parte del prefetto di approfondire la questione.
E proprio il prefetto ha inviato una lettera al presidente del consiglio comunale Giovanni Bernardelli, chiedendo quelli che sono stati gli “elementi di valutazione” per la bocciatura della mozione, che non sarà portata nel prossimo consiglio comunale di lunedì 19 ottobre.
Il consiglio, previsto a porte chiuse nell’auditorium “Dina Orsi” a Paré di Conegliano, prevede 10 punti all’ordine del giorno che nulla hanno a che vedere con quanto è emerso in questi giorni.
Ciononostante, vista l’atmosfera che è sorta in città, è ben immaginabile quello che sarà il clima in aula.
(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
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