Conegliano, le proposte del Partito democratico per i profughi: “Utilizziamo le docce di Casa Fenzi, sì a uno sportello di ascolto. Bandiera ucraina in municipio”


Il circolo coneglianese del Partito democratico si è pronunciato sulla questione degli aiuti ai profughi ucraini, vista la previsione dell’intensificarsi dei bisogni e delle richieste di aiuto future.

Azioni, quelle suggerite dal Pd, che di fatto si aggiungono alle raccolte di fondi e beni organizzate negli ultimi tempi in città e ai servizi di trasporto a favore dei profughi in fuga dalla guerra.

Crediamo che ogni possibilità vada colta e sfruttata, come ad esempio l’utilizzo delle docce già presenti e non utilizzate da anni all’interno dei locali di Casa Fenzi, di proprietà del Comune – ha fatto sapere il circolo in una nota -. Sarebbe inoltre opportuno attivare uno sportello di ascolto per i profughi in arrivo e le famiglie che li accolgono“. 

Al di là dell’aspetto pratico di offrire un tetto, un letto e un pasto caldo, dobbiamo ricordare che i profughi sono persone traumatizzate dalla guerra, che hanno dovuto abbandonare improvvisamente la propria casa, la propria vita e i propri affetti, – ha proseguito il circolo – quindi portano con sé un carico di dolore e sofferenza che non tutti sono in grado di gestire autonomamente. C’è pertanto bisogno di un valido aiuto psicologico per accogliere bene queste persone”.

Oltre a ciò, il circolo ha aggiunto che sarebbe “un bellissimo segnale per tutta la città esporre una bandiera dell’Ucraina, accanto a quella dell’Italia all’ingresso del municipio”.

“Come circolo del Partito democratico desideriamo offrire una mano concreta, – ha aggiunto – donando il nostro tempo e le nostre capacità e attivandoci per ampliare sempre di più il cerchio di solidarietà attorno al popolo ucraino, nella speranza che soffi al più presto il vento della pace“.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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