Ancora una volta le vicende che accadono nella quotidianità passano attraverso Facebook. Stavolta è il caso delle mamme dei piccoli frequentanti della scuola primaria “San Francesco” in via Pulzio Sbarra a Conegliano, strada parallela alla storica e centralissima via XX Settembre.
Secondo quanto narrato da una di loro all’interno di un gruppo Facebook dedicato alla città del Cima, poco prima di Natale le mamme degli alunni avrebbero richiesto di prolungare la sosta in via XX Settembre, precedentemente consentita per un lasso di tempo di circa 15 minuti in più prima dell’entrata e dopo l’uscita da scuola: a loro dire sarebbero serviti, invece, 30 minuti per “recuperare con tranquillità” i figli e “farli giocare e correre 10 minuti in piazza”.
“Che fastidio possono dare dei bambini che giocano in un centro storico sempre più vuoto per al massimo 20 minuti? – ha scritto la mamma nel gruppo social – L’anno scorso abbiamo chiesto di prolungare la sosta di 30 minuti (fino alle 15.45)”. La stessa ha poi sottolineato come l’accordo, solo verbale, fosse stato accolto dal sindaco Fabio Chies e dal comandante della Polizia locale Claudio Mallamace.
Questi ultimi, a detta della mamma coneglianese, sarebbero stati colpevoli di non aver avvisato le interessate “che dalle 15.31” sarebbero state sanzionabili. Il risultato? Dopo circa 60 giorni la donna si sarebbe vista recapitare un fascio di verbali per un totale di 420 euro, “per multe prese tra le 15.33 e le 15.40”.
A ciò, secondo quanto scritto nel post, sarebbe seguita la promessa da parte del sindaco di “risarcire le mamme ingiustamente super multate”, cosa che secondo la signora non sarebbe avvenuta, come non sarebbe stato possibile ricevere risposta “alle chiamate e richieste di aggiornamenti”.
“So perfettamente che non recupererò mai i miei soldi – ha concluso l’autrice del post – ma da cittadina pretendo e merito delle risposte. Non stiamo chiedendo di poter transitare in via XX Settembre a tutte le ore del giorno e a nostro piacimento. Stiamo chiedendo 30 minuti in più per andare a prendere i nostri figli a scuola!”.
Parole che, tuttavia, non hanno trovato consenso nella maggioranza dei lettori di quanto scritto, i quali, al contrario, hanno consigliato alla mamma di parcheggiare al di fuori di via XX Settembre, preferendo due passi a piedi rispetto all’uso delle quattro ruote.
Parole che non hanno trovato riscontro neppure nel comandante della Polizia locale Claudio Mallamace, il quale ha ricostruito le diverse tappe della vicenda, smentendo il contenuto del post: “Prima di tutto la signora scrive che la deroga sarebbe stata fino alle 15.45, quando è sempre stato chiarito come il lasso di sosta in più era pari a 30 minuti e quindi fino alle 15.30“.
“Detto ciò – ha proseguito il comandante – la deroga, inizialmente fissata a 15 minuti in più in entrata e in uscita è stata prolungata su richiesta di 7-8 mamme, le quali hanno lamentato il fatto che la scuola, spesso e volentieri, facesse uscire i bimbi in ritardo da scuola. In realtà abbiamo contattato l’istituto, il quale ha assicurato che tale ritardo non ha mai superato i cinque minuti, quindi la deroga iniziale di un quarto d’ora poteva essere più che sufficiente”.
“Tuttavia, c’è sembrato congruo concedere la mezz’ora, che le mamme multate hanno sempre sforato e se ne sono accorte solamente quando i due varchi in uscita, posti in via Mercatelli e via Teatro Vecchio, hanno registrato tali infrazioni e fatto scattare di conseguenza il verbale. – ha dichiarato Mallamace – Le mamme sono venute da me e dal sindaco e noi possiamo dire di averle ricevute, quindi non è vero che non hanno ricevuto risposta alle loro domande: in quell’occasione abbiamo spiegato loro che non siamo noi a gestire direttamente le multe, perché rimane traccia di tutto quanto, che viene poi certificato e inviato al Ministero dei Trasporti“.
“Una volta che il verbale è stato certificato – ha spiegato Mallamace – noi non possiamo fare nulla e, pertanto, ci siamo offerti di correggere i verbali non ancora certificati, allegando un permesso giornaliero che giustificasse la sosta maggiorata. Se avessero fatto ricorso, non l’avrebbero ottenuto. Poi vorrei sottolineare come decidere il prolungamento di un permesso di sosta, in una zona a traffico limitato, non sia una cosa semplice e immediata: la giunta si deve riunire per decidere e inviare poi la richiesta al Ministero“.
“Quando le mamme si sono rivolte a noi per lamentare i verbali, – ha aggiunto il comandante – siamo ritornati a scuola per verificare eventuali ritardi superiori alla norma, che non si sono verificati. Abbiamo controllato anche le telecamere sull’area ed è emerso come le stesse mamme si incontrassero al bar, sforando la deroga stabilita. Non c’è nulla di male, come nessuno impedisce ai bimbi di giocare in piazza, ma lo si può fare spostando le macchine una volta superato il tetto massimo di mezz’ora”.
“Pertanto, alla luce di quanto avvenuto – ha concluso Mallamace – ci tengo a ribadire che da parte nostra c’è stata e continuerà a esserci la massima disponibilità, però sempre entro i limiti della legalità”.
(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
#Qdpnews.it