Le maschere della tradizione carnevalesca ora faranno compagnia ai bimbi ricoverati nel reparto di Pediatria dell’ospedale di Conegliano.
Sono state infatti donate alcune delle 250 maschere che ai primi di febbraio erano state posizionate in ogni angolo della città e nei territori delle frazioni dai volontari della Pro Loco di Conegliano: un modo per dare un minimo di atmosfera, considerato lo stop a sfilate dei carri o ad altre iniziative festose rivolte ai più piccoli.
Il progetto era nato da una collaborazione tra Pro loco e progetto Ricrearti, con il supporto degli studenti dell’istituto professionale don Bosco e dei ragazzi dell’associazione Piccola comunità onlus di Conegliano.
Assieme alle maschere di Carnevale, donate dalla stessa Pro loco, l’associazione Enpa ha regalato ai piccoli pazienti gli album di figurine “Amici cucciolotti”, per dare compagnia e allietare la loro degenza.
Le maschere della tradizione, però, sono al centro di un’altra iniziativa: nei giorni scorsi la Pro Loco aveva fatto sapere come fosse possibile prenotare, scrivendo all’indirizzo prolococonegliano@gmail.com, e successivamente ritirare la maschera prescelta, per contribuire a una raccolta fondi che andrà a concretizzarsi con alcuni progetti a favore della città.
Tutto dopo aver presentato sui social le maschere principali della tradizione, come Colombina, Arlecchino, Pantalone, Pierrot, Balanzone, Pulcinella, Stenterello e Capitan Spaventa.
Una storia, quella delle maschere carnevalesche, giunta al lieto fine, dopo le polemiche nate dal gesto compiuto da alcuni ignoti, che avevano spostato alcune maschere di fronte all’ingresso del cimitero di Collalbrigo, a soli due giorni dall’installazione generale delle sagome in città (qui l’articolo).
Le maschere in questione erano state subito rimosse dai volontari della Pro Loco, dichiaratisi increduli per quanto accaduto ma, ora, le sagome sono diventate nuovamente protagoniste di iniziative positive.
(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
(Foto: Pro Loco di Conegliano).
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