Conegliano, interpellanza di Rilampa e Tondato (Lega) sul tema della violenza di genere. Maschio: “Progettualità in corso da mesi”

Il tema della violenza di genere è al centro di un’interpellanza presentata dai consiglieri della Lega a Conegliano, Maurizio Tondato e Olga Rilampa (quest’ultima è anche responsabile regionale del Dipartimento Pari Opportunità del Veneto per la Lega).

I due consiglieri, nello specifico, hanno chiesto “se è intenzione del Comune di Conegliano, quale ente capofila dell’ambito territoriale Sociale VEN-07 che comprende 28 Comuni del Distretto Sanitario di Pieve di Soligo, di rendersi parte attiva nell’individuare, all’interno del proprio territorio, strutture abitative adeguate”, a disposizione “per dare una prima immediata risposta alle donne vittima di violenza e ai figli minori che non possono fare ritorno a casa nella fase successiva all’uscita dal pronto soccorso o post denuncia”.

Inoltre Rilampa e Tondato hanno chiesto se il Comune ha intenzione di “verificare l’accessibilità di finanziamenti idonei alla realizzazione” del progetto citato. I consiglieri hanno poi chiesto, in caso di risposta positiva all’interpellanza, di conoscere le tempistiche entro le quali verrà realizzato il progetto stesso.

Rilampa ha osservato che è necessario “ampliare e potenziare gli strumenti della rete di accoglienza”, mentre “sarebbe strategico individuare strutture abitative adeguate da impiegare, per dare una prima immediata risposta alle donne vittime di violenza e ai figli minori”.

Una proposta che parte dalla constatazione, come hanno riferito i due consiglieri in una nota, “vista la presenza nel territorio comunale sia dell’Ospedale civile, sia del Comando della Compagnia dei Carabinieri, sia del commissariato di Polizia, vale a dire dei soggetti che svolgono un ruolo centrale nella ricezione di vittime di violenza”.

L’interpellanza parte dal presupposto che i femminicidi ogni anno stanno registrando un sensibile aumento, verificandosi specialmente tra le mura domestiche. Fatti, quindi, che costituiscono “una vera e propria piaga sociale”.

Alla luce di ciò, la Conferenza dei sindaci dei Comuni dell’Ulss 2 ha deciso di istituire un fondo dedicato al sostegno di “attività rivolte alla prima accoglienza delle donne vittime di violenza e dei loro figli minori, per la realizzazione e il rafforzamento dei servizi nel territorio dei Comuni dei tre distretti”.

Sul tema, l’assessore ai Servizi sociali Gaia Maschio ha sostenuto che già si è messo in moto qualcosa. “Ci stiamo già muovendo con la progettualità da mesi”, ha sostenuto Maschio, aggiungendo che ora c’è il massimo riserbo sulla questione “perché è una progettualità condivisa da tutti i 28 Comuni aderenti all’ambito ats 07, di cui il Comune di conegliano è capofila”.

“Capisco l’interpellanza e penso che comunque si debba cercare di continuare sulla strada che stiamo facendo e cercare di fare di più – ha affermato il sindaco Fabio Chies -. Tutto quello che si può fare per aumentare la sensibilità, anche della gente e nell’indurre le donne a denunciare, va nella direzione giusta“.

“Penso che l’interpellanza vada bene, nel senso di capire quello che stiamo facendo, per fare ancora di più – ha proseguito il primo cittadino -. Molto si sta facendo negli ultimi anni: è aumentata molto la sensibilità. Bisogna che le donne si sentano di più al sicuro per denunciare la violenza, non solo fisica ma anche psicologica”.


(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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