La pandemia da Covid-19 ha ridotto sensibilmente la mobilità delle persone e, di conseguenza, l’utilizzo dei parcheggi, compresi quelli a strisce blu: se ne sono accorti anche a Conegliano, dove le casse comunali stanno registrando un segno meno in termini di introiti previsti per la sosta, con un calo che a fine anno dovrebbe toccare la cifra di 500.000 euro in meno rispetto alla previsione iniziale di un milione e 100mila euro.
La situazione ha portato anche a una rinegoziazione del canone di concessione dei parcheggi comunali da parte di Sis, l’azienda di gestione delle aree di sosta cittadine a Conegliano, con una riduzione annua di 213.000 euro fino al 2023.
Riduzione che verrà coperta dalle maggiori entrate derivanti dai proventi dell’Imu, come è stato specificato nel corso del consiglio comunale di mercoledì 23 giugno.
“Per queste cifre bisogna tenere presente il periodo di lockdown che c’è stato – ha spiegato il comandante della Polizia locale Claudio Mallamace – La città poi si è svuotata e al momento non ci sono sviluppi significativi in termini di sosta, rispetto al passato”.
“Bisognerà attendere i prossimi mesi per vedere se aumenterà la circolazione delle persone o se, effettivamente, sono cambiate le abitudini della popolazione – ha proseguito Mallamace – Attualmente gli stalli si riempiono soprattutto durante le ore di ritrovo e di socializzazione, mentre nel corso della giornata è possibile trovare il parcheggio per l’auto senza problemi”.
Oltre al periodo di lockdown c’è da aggiungere anche la sosta gratuita che, su iniziativa della passata amministrazione, venne messa in campo in città dal 19 marzo al 18 maggio 2020: la chiusura forzata degli esercizi commerciali e il lockdown stesso resero praticamente inutile la sosta a pagamento, di norma concepita per consentire il “turnover” dei veicoli nelle aree di sosta della città.
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