Tra le categorie professionali che stanno sentendo di più il caro benzina c’è anche quella dei tassisti. A Conegliano sono undici i taxi che ogni giorno svolgono servizio, partendo dall’area a loro riservata di fronte alla stazione ferroviaria.
E proprio dai tassisti in settimana verrà inviata al Comune una richiesta, riguardante un aumento delle tariffe di corsa. Il servizio taxi, come ha spiegato uno dei tassisti operativi nel coneglianese, è infatti vincolato al Comune, ovvero ogni scelta deve passare attraverso l’amministrazione comunale ed essere approvata tramite delibera di giunta.
“Chiederemo un aumento delle tariffe, che verranno ritoccate: sarà un aumento minimo dei costi della corsa e non in linea con gli aumenti del carburante – ha spiegato uno degli undici tassisti – Siamo vincolati al Comune e quindi servirà una delibera di giunta per attuare queste tariffe ritoccate”.
“Saranno dei ritocchi minimi, in maniera tale che la corsa non diventi onerosa per gli utenti” ha proseguito, specificando che aumenti elevati o esorbitanti avrebbero un effetto controproducente sulla clientela, con una ricaduta negativa sul volume di lavoro.
“Non vorremmo fare questi aumenti, ma non abbiamo altre forme di sostegno per i costi che ora siamo costretti ad affrontare – ha aggiunto – Basti pensare che lo scorso agosto, per 42 litri di gasolio avevo speso all’incirca 60 euro e, tre giorni fa, gli stessi litri hanno richiesto una spesa di 90 euro”.
“Per noi e per il nostro lavoro, il carburante è importantissimo – ha concluso – Non possiamo però fare certe scelte senza autorizzazione da parte del Comune e quindi servirà una delibera per la nostra richiesta”.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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