Il nuovo Dpcm entrato in vigore lunedì scorso prevede, tra le altre cose, la reintroduzione della didattica a distanza, almeno del 75 percento (qui l’articolo).
Ma cosa comporta tale cambiamento? E come si organizza una scuola sul piano pratico?
“Le cose cambiano. – ha risposto Mariagrazia Morgan, preside dell’istituto Cerletti di Conegliano – Gli studenti che presentano una disabilità certificata faranno sempre didattica in presenza, come i convittori. Le classi quinte, avendo ormai una certa autonomia, studieranno da casa“.
Nel caso degli studenti con disabilità, tuttavia, è in corso l’elaborazione di un piano specifico che ne garantisca l’inclusione, ha reso noto Mariagrazia Morgan.
La dirigente scolastica del Cerletti ha spiegato di aver redatto un documento, poi diramato all’interno della scuola, completo di tutte quelle che saranno le regole organizzative per i mesi a venire, salvo ulteriori modifiche dettate dall’evolversi della pandemia.
La reintroduzione della didattica a distanza manterrà invariato l’orario scolastico, mentre ogni settimana ci sarà la rotazione, secondo ordine alfabetico, dei nominativi degli allievi che seguiranno le lezioni in presenza.
Nel caso delle classi prime, ad esempio, il 50 percento degli studenti seguirà le lezioni da casa e l’altro 50 si recherà in aula. Nelle seconde il 67 percento sarà coinvolto nella didattica a distanza, mentre l’altro 33 percento andrà in loco.
Le percentuali cambiano nel caso delle terze e delle quarte, ovvero 75 percento a distanza e 25 in aula, fino ad arrivare alle quinte dove, come ha spiegato Mariagrazia Morgan, le lezioni verranno totalmente frequentate da casa, anche se per il futuro non è esclusa una rimodulazione della didattica anche per loro.
Sono i coordinatori di classe a occuparsi della gestione della didattica a distanza, secondo un elenco settimanale degli allievi che, a rotazione, si alterneranno tra la didattica online e quella in presenza.
Soltanto le classi seste potranno proseguirà l’attività di laboratorio, dal momento che questa ha una certa prevalenza nel loro piano didattico e visto il numero contenuto di studenti che compongono le stesse seste.
Per quanto riguarda i docenti, nonostante i vari cambiamenti in atto, continueranno a svolgere il proprio normale orario di servizio, garantendo la didattica a distanza direttamente dalle proprie aule di lezione, mentre il convitto continuerà a offrire il proprio servizio come sempre.
Cambiamenti che riguardano, in generale, tutti gli istituti scolastici: ancora una volta la scuola è la prima realtà costretta a dover modificare il proprio quotidiano per poter fronteggiare questa pandemia.
(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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