Conegliano, respinta la mozione sul caro energia di Lucrezia Aggio (Fratelli d’Italia). Matteo Zucol (FI): “Sede inadatta per problemi così ampi”

Nell’ultimo consiglio comunale dello scorso giovedì, non è passata la mozione presentata da Lucrezia Aggio (Fratelli d’Italia), sul tema del caro energia.

Nello specifico, con questa mozione, Aggio indicava al sindaco e alla giunta comunale di “chiedere formalmente al presidente del Consiglio dei ministri e al Governo tutto, di intervenire subito con un supporto immediato a sostegno delle famiglia e delle imprese” e, allo stesso tempo, di chiedere inoltre “di iniziare, in modo urgente, una discussione su un progetto a lungo termine, volto all’indipendenza energetica della nostra Nazione”.

Aggio ha poi chiesto nella propria mozione all’amministrazione di “tenere in considerazione, in modo prioritario e urgente, investimenti sulle fonti rinnovabili per l’approvigionamento dell’energia necessitante i fabbricati comunali”, “sia attraverso i bandi inerenti il risparmio energetico che attraverso i progetti del Pnrr”.

Richieste giunte dopo delle considerazioni di Aggio sulla situazione attuale della crisi energetica, ora aggravata dall’inizio del conflitto. Il consigliere ha infatti ribadito la “stangata nei rincari in bolletta per gas e luce senza precedenti”, a cui sia le famiglie che le imprese si trovano sottoposte.

“Tutti questi aumenti e queste percentuali si tradurranno in un salasso non inferiore a 110 euro al mese in più per famiglia – ha affermato Lucrezia Aggio in sede consiliare – È stato calcolato che, per una famiglia di quattro persone, le forniture per gas, energia e raccolta rifiuti costeranno tra i 1.300 euro l’anno e i 1.500 euro in più da pagare rispetto al 2021“.

“Bisogna calcolare che, su 100 euro di bolletta, 35 vanno a coprire il costo delle materie prime e 65 gli oneri accessori e imposte – ha proseguito – Servono soluzioni permanenti e non palliativi, come la rateizzazione, che non abbassano i costi ma li diluiscono nel tempo”.

Richieste che non hanno convinto però la maggioranza, che ha espresso voto contrario alla mozione: il capogruppo di Forza Italia in consiglio, Matteo Zucol, ha infatti affermato di ritenere più opportuno che tali richieste vengano avanzate dai rappresentanti in Parlamento, pur riconoscendo la situazione vigente del caro energia che “è sotto agli occhi di tutti”.

“Si tratta di un problema ampio, a scala nazionale, per il quale abbiamo in Parlamento chi ha il compito e il dovere di rappresentarci a livelli più alti – ha affermato Zucol – Far ricadere tutto sui sindaci e le giunte mi pare un po’ esagerato, dato che ben poco possono fare”.

“Trovo che questa non sia la sede più adatta, vista la scala molto ampia del problema – ha proseguito – e forse non è il caso in futuro di presentare mozioni di questo tipo, che affrontano problemi così importanti e di lasciare l’azione a chi ha cariche più importanti“.

Parole a cui è seguito un commento in una nota da parte del consigliere Aggio: “Credo fermamente che la mozione fosse più che adeguata e in quanto tale doveva essere presentata”.

“Negli ultimi mesi i rincari energetici sono irrefrenabili, pesando sui cittadini e imprese, le quali si trovano in situazioni di difficoltà – si legge nella nota di Aggio – È quindi inammissibile che mi venga detto che non debbano essere più presentate mozioni come queste, che vanno invece a favore del singolo cittadino”.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
#Qdpnews.it

Total
0
Shares
Articoli correlati