Conegliano, sabato la manifestazione contro il nuovo Dpcm in piazza Cima. Gli organizzatori: “Manifestazione pacifica”

Anche Conegliano sarà teatro di una manifestazione contro le restrizioni del nuovo Dpcm, entrate in vigore soltanto lunedì 26 ottobre.

Dopo la manifestazione che si è svolta proprio lunedì a Treviso, in piazza dei Signori (vedi articolo), sabato 31 ottobre alle 14, piazza Cima, di fronte al teatro Accademia, sarà luogo di espressione di tutto il disagio provato dalle categorie più colpite dalle nuove restrizioni.

Una manifestazione pacifica autorizzata, dove i partecipanti saranno tenuti a rispettare l’obbligo della mascherina e il distanziamento interpersonale, come hanno spiegato gli organizzatori Devis e Alex Bonaldo.

“Non voglio che venga distorto il senso della manifestazione, bollando i partecipanti come ‘no mask’ o come dei complottisti. – ha chiarito Devis Bonaldo – Ci saranno degli steward o comunque delle persone che controlleranno affinché ci sia il rispetto delle norme di sicurezza che abbiamo indicato”.

Gli organizzatori, infatti, in un messaggio fatto circolare ai partecipanti della manifestazione, hanno già avvisato come non sarà accettato e tollerato alcuna forma di disaccordo con le autorità presenti o con i cittadini che non saranno a favore dell’evento.

“Chiunque avesse cattive intenzioni – hanno avvisato – è pregato di rimanere a casa”.

La protesta pacifica si terrà nel primo pomeriggio e non di sera, come avvenuto invece a Treviso, poiché la piazza non risulterebbe molto illuminata e tale condizione, di conseguenza, creerebbe un problema di visibilità, “soprattutto per quanto riguarda la percezione di quanta gente ci sarà in piazza”.

L’iniziativa sarebbe frutto di un post pubblicato su Facebook, un appello a farsi sentire, che avrebbe poi contato più di 400 condivisioni.

“Nonostante non faccia parte del settore ristorazione e non sia stato colpito direttamente da questo Dpcm nel mio lavoro, – ha scritto Bonaldo – sto dando il massimo per cercare di fare qualcosa di utile per la collettività“.

Cartelli, striscioni e bandiere dell’Italia saranno attese in un’altra occasione dove, chi ha risentito di più del nuovo Dpcm, potrà ancora una volta far sentire la propria voce.

(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
(Foto: Archivio Qdpnews.it).
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