Conegliano sempre più capitale del volley: è nata I.B.V.S., una nuova alternativa sportiva per i giovanissimi

Il presidente Massimo Rossi
Il presidente Massimo Rossi

Sono i nuovi arrivati nella casa del volley coneglianese: i giovanissimi componenti dell’International Bubbles Volleyball School.

La società sportiva di pallavolo maschile IBVS è nata il 29 settembre dello scorso anno e si rivolge ai ragazzi dai sei ai quattordici anni d’età che siano desiderosi di mettersi alla prova nel mondo del volley.

Il presidente Massimo Rossi e l’affiatato gruppo di genitori supportano gli atleti in un percorso di progressione tecnica e umana.

E non può mancare, in tale contesto, un allenatore che sia ben capace di “guidare” la progressione di cui si è detto: Rolando Stefanuto infatti si è fatto carico di questa “guida” impegnativa ed entusiasmante al tempo stesso.

“Le soddisfazioni sono impagabili, dal punto di vista umano sto vivendo un’esperienza nuova, di confronto trasversale con tutti i soggetti coinvolti in questo nuovo progetto che, giorno dopo giorno, sta prendendo sempre più una forma definita e tangibile – afferma il presidente Rossi -. L’entusiasmo e gli stimoli si possono percepire nell’aria, come spesso succede quando sta nascendo un’idea nuova. Atleti, dirigenti, allenatori, genitori sono guidati dalla stessa spinta che ci porta a stare insieme e ad avere un agire condiviso per il gusto di divertirci, in primis, e di crescere non solo dal punto di vista sportivo”.

“I risultati, difatti, sono un “di cui” del nostro processo di evoluzione: siamo concentrati nel creare per i ragazzi uno spazio di valore, dove si sentano liberi di esprimere le loro idee ed abilità, chi in campo, chi dietro le quinte; questo è il primo stimolo che mi vede parte attiva in prima linea quando e come posso” precisa.

“Questi neo atleti vanno accompagnati passo passo in un percorso di avvicinamento allo sport, allo stare insieme, alla conoscenza del proprio corpo e delle proprie capacità. Questo percorso è molto diverso tra maschi e femmine, vanno tenuti in considerazione moltissimi aspetti, anche (e direi soprattutto) quello sociale; sappiamo che vivono buona parte del loro tempo a scuola e a casa, ma quasi esclusivamente in palestra hanno modo di confrontarsi e conoscersi dal punto di vista relazionale: nascono qui nuove amicizie, sfide, si sviluppa la capacità di relazionarsi e fare gruppo in modo proattivo, e anche di vivere le prime situazioni di stress e attrito tra pari – continua -. Sta quindi a noi dello staff saper creare tutte quelle condizioni indispensabili per far vivere al meglio questo magico sport che, come altri di squadra, permette di fare esperienze indimenticabili e molto valide per la crescita personale dei ragazzi.

“In campo si entra quando si è tenuto conto di tutto questo e in campo si sta per divertirsi senza prevaricazioni, avendo rispetto per gli ospiti, per il proprio compagno, per tutti i soggetti che entrano in un palazzetto per portare a casa non solo risultati o soddisfazioni, ma esperienze positive di vita” conclude.

(Foto: I.B.V.S).
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