“Siamo arrivati al traguardo della tappa”: è stato questo il commento del vicesindaco di Conegliano Claudio Toppan, in merito all’appuntamento con il Giro d’Italia, una manifestazione tanto attesa che, considerata la situazione sanitaria in corso, ha richiesto un’organizzazione particolare.
A differenza delle volte precedenti, infatti, il pubblico non potrà essere presente per fare il tifo ai ciclisti e un’ordinanza municipale sancisce il divieto di assembramenti.
Nello specifico, per assicurare lo svolgimento della manifestazione in tutta sicurezza, iniziative pubbliche e private sono vietate in prossimità del percorso di gara in corso Mazzini e nelle vie Vittorio Emanuele II, Cavallotti e Immacolata di Lourdes.
Chi trasgredirà sarà soggetto a una sanziona pecuniaria, che toccherà anche agli esercizi commerciali che non rispetteranno l’ordinanza, rischiando addirittura la chiusura delle proprie attività da un minimo di 5 a un massimo di 30 giorni.
“Sono stati organizzati dei presidi in vari punti a Conegliano – ha spiegato il vicesindaco Claudio Toppan – e in tutto serviranno circa 150 persone, tra alpini e volontari”.
“A ogni gruppo verrà assegnata una postazione da controllare e i volontari saranno riconoscibili da apposite pettorine – ha proseguito Toppan – Tutti i volontari sono stati istruiti: non potrà essere presente il pubblico alla tappa, però bisognerà capire come gestire i residenti e controllare che non si formino degli assembramenti“.
“Per quanto riguarda gli esercizi commerciali – ha proseguito il vicesindaco – saranno creati degli appositi corridoi che favoriranno l’ingresso ai negozi, mentre via XX Settembre e piazza Cima saranno un’area totalmente dedicata alle attività del Giro, merchandising compreso, almeno fino alle 18 del giorno della tappa”.
(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
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