Conegliano, vandali in centro: danneggiati i simboli della Lilt alla Fontana dei cavalli. Zaia: “Gesto inqualificabile”

C’è amarezza e delusione nella delegazione di Conegliano della Lilt (Lega italiana per la lotta ai tumori) dopo che nella notte scorsa sono stati danneggiati i loro simboli, i fiocchi rosa posti attorno alla Fontana dei cavalli.

Una serie di fiocchi rosa in polistirolo avevano adornato la Fontana, allo scopo di segnalare l’inizio della “Campagna nastro rosa”, una campagna di sensibilizzazione in merito alla prevenzione del tumore al seno: un’iniziativa che ogni anno si svolge per tutto il mese di ottobre, con eventi e appuntamenti di vario tipo (qui l’articolo).

Anche se quest’anno la pandemia in corso aveva compromesso e fatto annullare alcuni eventi, la Campagna era iniziata comunque con un’offerta di iniziative calibrate secondo quelle che sono le esigenze in termini di precauzione e sicurezza.

Non tutti, a quanto pare, hanno colto il senso della Campagna nastro rosa, animata dal messaggio secondo cui l’emergenza sanitaria in corso non debba oscurare l’attenzione verso altre problematiche: i fiocchi di polistirolo sono stati rotti e buttati a terra in malo modo da ignoti.

Ad accorgersi di tale scempio è stata l’assessore Claudia Brugioni nella mattinata di oggi, domenica 4 ottobre: “Stamattina sono uscita presto di casa perché oggi si terrà il mercato degli ambulanti di Forte dei Marmi e volevo controllare che tutto fosse a posto”.

“Mi sono trovata di fronte a questo scenario e ho subito contattato il comandante della Polizia locale Claudio Mallamace, per chiedere se ci fosse qualche filmato delle telecamere in grado di inchiodare i responsabili di quanto è avvenuto”, ha aggiunto l’assessore.

“Devo dire che è stata davvero un’amara sorpresa – ha proseguito Claudia Brugioni – e penso che il danneggiamento di quello che è il simbolo della lotta contro i tumori, sia un grave segno di inciviltà. Questi sono atti meschini, per i quali attendo novità dal comandante“.

La delegazione coneglianese della Lit ha fatto sapere che, se possibile, cercherà di rimpiazzare i nastri rosa, anche se la delusione per il fatto, mai avvenuto prima, è davvero tanta: “Siamo delusi, perché qui stiamo parlando di prevenzione del tumore al seno che colpisce le donne“.

Anche il governatore del Veneto, Luca Zaia, si è espresso pubblicamente sulla vicenda, definendo un “lazzarone” chiunque sia stato l’autore dello scempio.

“Un gesto inqualificabile – ha dichiarato Luca Zaia – che va oltre al vandalismo comune, soprattutto nel mese dedicato alla prevenzione e alla ricerca sulle neoplasie che colpiscono le donne”.

“A chiunque sia stato, dico di chiedere scusa e di rimediare a quanto fatto”, ha concluso il governatore.

Un fatto che ha sollevato un polverone di indignazione da più parti, considerato il simbolo che è stato colpito e l’incapacità di comprendere le “motivazioni” di un atto tanto ingiustificato.

(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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