Conegliano, visioni e strategie per la rigenerazione della città: martedì 16 marzo l’incontro del Rotary Club

“Rigenerare, Patrimonio-Progettualità-Partecipazione” è il titolo dell’incontro online organizzato dal Rotary Club Conegliano per parlare delle sfide che attendono la città del Cima nei prossimi anni.

L’incontro è previsto per martedì 16 marzo, alle ore 20.30, e si potrà seguire in diretta streaming dalla pagina YouTube di Qdpnews.it, media partner dell’iniziativa.

Saranno ospiti della serata l’avvocato Bruno Barel, docente della Scuola di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Padova, Massimo Colomban, imprenditore e volto di Castelbrando, e l’architetto Carlo Canato, direttore dell’Istituto Regionale per le Ville Venete, dirigente del Settore Urbanistica del Comune di Conegliano dal 1990 al 1999 e dirigente della Direzione Generale Area Servizi al Territorio del Comune di Conegliano dal 1999 al 2007.

L’incontro online si focalizzerà sulla visione per il futuro della città di Conegliano che nell’ultimo periodo ha perso la sua centralità nell’Alta Marca Trevigiana ma che ha le potenzialità di accogliere e realizzare idee nella prospettiva di una rigenerazione futura.

Quale futuro attende la comunità coneglianese? Conegliano sarà una città dei servizi o della manifattura e che strategie si possono mettere in campo per rilanciarla?

Non mancherà una riflessione sulle opportunità date dal riconoscimento Unesco per il paesaggio delle colline di Conegliano e Valdobbiadene senza dimenticare che nel giro di pochi chilometri sono ben tre i siti Patrimonio dell’Umanità, se pensiamo anche a Venezia e alle Dolomiti, che possono essere sfruttati in ottica turistica.

Appena l’emergenza sanitaria darà una tregua, questo territorio dovrà tornare a ragionare sui grandi eventi, ricordando che nel 2026 ci saranno le Olimpiadi invernali Milano-Cortina, altra grande opportunità per farsi conoscere dal mondo.

Tra i temi trattati durante la serata anche la valorizzazione del centro storico di Conegliano, il Polo della Cultura, il Museo del Vino, il problema delle aree dimesse e abbandonate e la mobilità lenta, rispetto alla quale la posizione strategica della stazione ferroviaria di Conegliano potrebbe giocare un ruolo importante.


(Foto: Rotary Club di Conegliano).
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