Dal Cerletti ai migliori ricercatori europei, Giulia Bisson e il prodotto alla soia che fa bene alla salute

Giulia Bisson

Una vita legata al mondo dell’agricoltura, grazie alla passione trasmessa da suo nonno, titolare dell’azienda agricola Mariotto Angela (oggi Mariotto Giovanna) di Susegana, e a quello dell’alimentazione aiutando nel ristorante Casa Brianzuola, gestito dalla sua famiglia.

Passione e dedizione, ma anche tanto studio e sacrificio, che hanno permesso alla suseganese Giulia Bisson di essere tra i 17 ricercatori europei selezionati della Federazione Europea di Ingegneria Chimica. Traguardo impreziosito dal fatto che Giulia è l’unica proveniente dall’università italiana (quella di Udine) e che sono solo altri due i connazionali ad essere stati selezionati.

Vincente il suo dottorato (che discuterà lunedì prossimo) nel campo della ricerca degli esopolosaccaridi, particolari batteri lattici (come quelli che si trovano nello yogurt o nei vegetali fermentati) che ha portato a novità importanti che potranno, in un futuro non tanto remoto, migliorare la salute intestinale della popolazione. “Quelli che noi definiamo comunemente fermenti lattici – spiega Giulia – producono anche alcune sostanze che ho estratto e che possono avere degli effetti positivi per la nostra salute“.

Grazie a questa importante selezione, Giulia ha avuto la possibilità di partecipare a un workshop che si è tenuto in Germania al quale, oltre ai ricercatori, erano presenti anche numerose multinazionali del settore alimentare, intente a cercare “giovani talenti” da poter inserire nei vari staff di ricerca.

Dal punto di vista pratico, l’aggiunta di questi polimeri ha permesso a Giulia di realizzare un prodotto a base di soia che dovrebbe portare, attraverso l’attività probiotica, un beneficio alla salute. “Quando ho mandato la mia candidatura non mi aspettavo sicuramente di essere selezionata – aggiunge – perché credevo che il mio argomento non rientrasse nello scopo di questo workshop. Quando mi hanno chiamata ero felicissima, oltre che molto orgogliosa di essere l’unica ad aver frequentato l’università italiana“.

La passione del mondo agricolo e della ristorazione tramandata dalla famiglia ha permesso a Giulia di frequentare l’istituto Cerletti di Conegliano prima, e poi di laurearsi all’università di Udine in Scienze e Tecnologie Alimentari. “Ho iniziato un tirocinio post-laurea che è stato interrotto dal Covid – prosegue –, poi a novembre 2020 ho vinto la borsa di studio per il dottorato. Ho fatto anche un’esperienza in Irlanda al Teagasc Food Research Centre di Cork, lavorando così anche a livello internazionale”.

(Foto: per concessione di Giulia Bisson)
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