Degrado al Biscione di Conegliano: domani l’incontro tra il sindaco Fabio Chies e il prefetto di Treviso

Si incontreranno nella mattinata di domani, mercoledì 22 maggio il sindaco di Conegliano Fabio Chies (nella foto) e il prefetto di Treviso Maria Rosaria Laganà, per discutere della questione del Biscione di Conegliano. “Faremo una valutazione su tutta la situazione”, ha annunciato il primo cittadino.

Non solo nelle scorse settimane era emerso il problema del degrado urbano – la scalinata del Biscione era stata sporcata da qualche ignoto maleducato – ma ora, a rendere le cose più complesse, su YouTube è stato pubblicato un video dei Last King, un gruppo di giovani di colore alle prese con un “brano rapper” – Promise – dai contenuti e dalle scelte di rappresentazione discutibili.

Girato in pieno giorno proprio nell’area del Biscione – tra la scalinata e il parcheggio delle corriere -, il video immortala alcuni giovani che brandiscono delle pistole e propongono frasi di riferimento all’uso di stupefacenti – ad esempio “droga, droga, scaldo la stagnola” -, seguite dal ritornello “vivo a Conegliano, tanti soldi, questo il piano”.

Droga, soldi, escort: termini che spuntano ripetutamente in questo video, il quale sul web ha destato non poche preoccupazioni, visto il modello educativo proposto.

“Con ogni probabilità si tratta di pistole giocattolo – tranquillizza Claudio Mallamace, comandante della Polizia locale di Conegliano – ma non comprendiamo la nota artistica, se di questo si può parlare, del video. Non capiamo neppure se si possa trattare di un gesto di sfida. Tuttavia, questi ragazzi, che ci risultano avere tutti la cittadinanza italiana per nascita o per requisiti maturati in seguito, non si sono resi conto del pericolo a cui si sono esposti”.

“Parlo di pericolo perché, nel caso di lì fosse passato un agente della Polizia – prosegue Mallamace – e si fosse trovato puntata contro una di queste pistole, non riconoscendo la pistola giocattolo e mosso dallo spirito di difesa, avrebbe potuto far fuoco. Ed è autorizzato a farlo: si tratta di un normale tentativo di difendersi. Teniamo poi conto di quanto sia difficile il momento storico in cui viviamo: è un momento di tensione”.

Siamo di fronte a un problema di tipo sociale – sottolinea il comandante – contro il quale non bastano le sanzioni. Bisogna andare alla radice del problema, che ha molto a che fare con la questione dell’educazione impartita dalle famiglie. Credo sia necessario fare un lavoro a monte per l’integrazione e far sì che ci sia davvero una forma di integrazione”.

“A Conegliano è necessario controllare varie zone e non è possibile concentrare un unico presidio solo nell’area del Biscione – aggiunge Mallamace – per questo dico che bisogna lavorare alla radice”.

(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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