Nelle ultime settimane il Biscione è sfortunatamente balzato agli onori della cronaca a causa degli ultimi episodi di degrado urbano verificatisi: dopo il copioso abbandono di rifiuti sulla scalinata, su YouTube è spuntato un video girato nella stessa area, dove un gruppo di giovani – i LastKing – hanno improvvisato un brano rapper nel quale spuntavano riferimenti a droga, soldi ed escort, mentre i giovani stessi brandivano una pistola.
Nonostante il comandante della Polizia locale Claudio Mallamace abbia assicurato che si tratta di pistole-giocattolo, lo stesso ha posto in discussione il modello educativo proposto dal video. Una situazione, quella del Biscione, che sarà tema dell’incontro previsto per oggi, mercoledì 22 maggio, tra il sindaco Fabio Chies e il prefetto di Treviso Maria Rosa Laganà (qui l’articolo).
Ma a fare il punto della situazione è anche il consigliere del Partito democratico Isabella Gianelloni (nella foto): “Siamo riusciti, a Conegliano, a inventare il concetto di centro degradato, roba da non credere. Anni di denunce, tanti, troppi episodi di violenza, soprattutto nei confronti degli autisti della Mom, una ‘fauna’ sempre più assurda e, ahinoi, una funzione di calamita per tanti adolescenti in cerca di identità”.
“Progetti seri in quella direzione? – si è interrogata Gianelloni – Non pervenuti. Interventi ben organizzati in accordo con gli istituti superiori cittadini? Richiesti, proposti e non pervenuti nemmeno quelli. Politiche per i giovani che diano spazio alla creatività pensata, progettata, realizzata da gente giovane? Manco a pensarci. Riqualificazione urbanistica del bubbone ex area Zanussi? Continua a essere un buco nero che inghiotte il futuro della città. Risultato: lo stesso da anni e anni, salvo lamentarci della situazione, dei bulli, dei delinquenti, degli immigrati… Senza fare assolutamente nulla di serio”.
“Serve, di sicuro, un controllo serrato da parte delle Forze dell’Ordine e, senza se e senza ma, mettere in guardina chi delinque. – aggiunge il consigliere – Serve assolutamente riqualificare quell’area, dandole un futuro: deve finire il deprimente balletto del ‘questione complessa, è colpa di uno o dell’altro’. Servono progetti seri, magari copiare e prendere esempio da altre realtà, anche quelle difficili, che ci hanno messo l’anima, per salvare e motivare la gioventù”.
“Soprattutto, vi prego – conclude Isabella Gianelloni – non mescoliamo il degrado provocato da giovanotti ben vestiti e ben pasciuti alla povertà, all’emarginazione di chi si ritrova a vivere senza un tetto: si tratta di situazioni non sovrapponibili, ben diverse e, tra l’altro, ben note da tempo”.
(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
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