Delegazione di mototuristi FIM sulle Colline: paesaggi e sapori conquistano i riders stranieri (e non solo)

Una tappa panoramica fra le Colline di Valdobbiadene

Le Colline di Conegliano Valdobbiadene si stanno affermando come destinazione prediletta da ciclisti e motociclisti. Pieve di Soligo, che sabato e domenica sarà il fulcro dei Mondiali di Gravel Bike, nei giorni scorsi ha salutato una delegazione internazionale di mototuristi FIM che hanno alloggiato in città per quattro giorni dedicandosi alla scoperta delle bellezze paesaggistiche, culturali e delle bontà gastronomiche del territorio. 

A sinistra Luisa Cigagna, Stefano Soldan, Alessandro Sambuco e Luigi Favarato

Luigi Favarato, presidente del Motoclub “Tenni” di Treviso in qualità di membro della commissione Touring della FIM Europe (Unione Europea Motociclismo) ha portato la delegazione sulle Colline Unesco con lo scopo di fare conoscere il territorio e le sue peculiarità. 

“Dal 2016 la FIM organizza ogni anno iniziative di questo tipo per promuovere il mototurismo – spiega – Dopo aver dato spazio a Grecia e Austria nei due anni precedenti, finalmente nel 2023 è stata abbracciata la mia proposta di organizzare una quattro giorni nella Marca”. 

Ecco che martedì scorso Pieve di Soligo, porta delle Colline Unesco, ha accolto un gruppo di 34 motociclisti FIM fra italiani, lituani, greci, svizzeri e finlandesi che partendo dall’Hotel Contà hanno percorso oltre 100 km alla scoperta del territorio lungo strade secondarie poco trafficate. 

“A Pieve abbiamo trovando una grande accoglienza – prosegue Favarato – ringrazio il sindaco Stefano Soldan e la vicesindaca Luisa Cigagna che hanno dato il benvenuto agli ospiti assieme al segretario generale della FIM Europe Alessandro Sambuco“. 

La tappa a Possagno al Museo del Canova

Nei quattro giorni di permanenza gli ospiti hanno visitato i luoghi più rappresentativi delle Colline e dei suoi territori limitrofi, dal Molinetto della Croda agli scorci di Conegliano (con una visita privata al Castello), Follina, Guia, Santo Stefano di Valdobbiadene, Cison di Valmarino – compresa la salita a Passo San Boldo – per poi fare tappa a Vittorio Veneto, Monfumo, Asolo e Possagno per una visita guidata alla Gypsoteca, con una puntata finale in Cansiglio e in Alpago. 

“L’enogastronomia l’ha fatta da padrona con varie tappe nei locali, enoteche e cantine del territorio. Per scelta, anche con la sorpresa di chi ci ha ospitati, durante il giorno, anche nelle cantine, non abbiamo toccato vino. Agli ospiti è stato spiegato tutto l’iter di produzione dalla vite al calice, ma senza degustazione finale. FIM si pone l’obiettivo di promuovere la guida sicura dando in prima persona il buon esempio. Certo, c’è stato spazio per qualche brindisi, ma solamente la sera quando ci spostava con la navetta e le moto rimanevano in garage”. (Le moto in garage erano una bella schiera di Bmw da gran turismo, Harley-Davidson, Fantic Caballero, Ducati, e Honda di vari modelli). 

Momenti della tappa in Cansiglio

La Corte del Medà e l’Azienda Agricola Cal Monda a Pieve, l’osteria Antica Guizza a Conegliano, la cantina Adami di Vidor, l’osteria Al Cacciatore e il ristoro La Crosetta in Cansiglio, fra le insegne locali che si sono fatte ambasciatrici delle eccellenze enogastronomiche del territorio.  

“Gli ospiti sono rimasti estasiati dal paesaggio delle Colline e dai nostri prodotti tipici – racconta Favarato – Alcuni si sono trattenuti più a lungo per andare sul Grappa e per visitare altre destinazioni all’interno della regione e hanno già preso contatti con le strutture per fare le vacanze qui il prossimo anno. Con la giusta prudenza la moto si offre come mezzo per conoscere il mondo e il Veneto con la sua varietà di paesaggi dalla laguna alle Dolomiti si presta per diventare una destinazione imperdibile per il mototurista”. 

(Foto: Motoclub “Tenni” di Treviso)
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