Dopo il successo della galleria fotografica di Steve McCurry, in arrivo al Sarcinelli una mostra sugli artisti locali. I progetti dell’assessore Chiara Piccoli


La proroga della mostra del noto fotografo statunitense Steve McCurry lascerà ora spazio, a Palazzo Sarcinelli a Conegliano, a un’altra mostra, questa volta dedicata agli artisti del territorio.

Ad annunciarlo è Chiara Piccoli, assessore comunale alla cultura che tra le sue deleghe conta anche quelle alla cittadinanza attiva e ai rapporti con le associazioni locali. Piccoli non ha nascosto il tentativo fatto per prorogare ulteriormente la mostra di McCurry, considerato il successo già ottenuto: inizialmente, infatti, la galleria di immagini dal mondo del fotografo avrebbe dovuto rimanere aperta fino allo scorso 13 febbraio, per poi beneficiare di una proroga ulteriore fino al 13 marzo.

Assessore Piccoli, avete in programma una proroga ulteriore della mostra di Steve McCurry?

Abbiamo tentato questa strada, ma purtroppo la mostra era opzionata per un’altra sede e quindi non era possibile prorogarla ulteriormente. Ci avevamo provato proprio in ragione del riscontro e delle continue chiamate che arrivavano in Comune: avevamo fatto un tentativo con Artika, ma non è stato possibile purtroppo.

Quali sono i suoi obiettivi per i prossimi mesi? Ci sono dei progetti in cantiere?

Per la cultura è un momento un po’ particolare: purtroppo, usciamo da un periodo in cui la cultura ha sofferto molto e le incertezze anche legate alla pandemia non hanno di certo aiutato a guardare avanti con fiducia. Avevamo progettato tante cose con le associazioni, poi annullate con il picco pandemico. Adesso stiamo programmando le mostre per il Sarcinelli: a breve partirà una mostra legata agli autori locali, che hanno esposto nelle Gallerie del Novecento e hanno già avuto rapporti con il Comune.

Una mostra su iniziativa di Angela Buso nel periodo del commissariamento, che aveva chiesto agli artisti di interpretare in modo personale le nostre colline appena diventate Patrimonio Unesco. Quindi avremo più di 40 artisti, alcuni dei quali ci hanno lasciato: ad essi verrà riservata una sezione per tenerne memoria.

Sono opere molto diverse e varie, per tecniche, dalle arti più realistiche a quelle più astratte. Abbiamo questa mostra che parte, con il patrocinio dell’associazione Unesco e anche di tutti i Comuni che fanno parte dell’area Unesco: un bel progetto che mette insieme la realtà locale.

E in riferimento alle altre sue deleghe in Cittadinanza attiva e Rapporto con le associazioni locali, cosa avete in cantiere?

A me si legano di più le associazioni legate alla cultura, poi quelle del sociale fanno riferimento all’altro assessorato, così come quelle sportive. Il che, però, non vuol dire che nel tema della partecipazione non rientrino anche loro.

Mi sono impegnata molto in questi mesi nell’incontrare le associazioni, proprio perché c’era la necessità di conoscere in modo più profondo la realtà: non basta dire “abbiamo tante associazioni”, bisogna anche conoscerle e capire il periodo che hanno passato.

Alcune sono riuscite a traghettarsi bene, altre hanno avuto delle difficoltà, hanno fatto fatica a ritrovarsi: c’è una situazione molto variegata nel mondo delle associazioni. A fronte di questo, però, devo dire che facciamo bene a vantarci delle nostre associazioni, che sono davvero un motore importante di relazioni.

Riguardo alla partecipazione stiamo lavorando a un regolamento che va nella direzione di dare maggiore spazio all’intervento dei cittadini in quelle che sono le dinamiche dell’ente pubblico, in particolare sui beni comuni.

Potrebbe essere un ulteriore tassello che si va a unire al mondo delle associazioni e ai liberi cittadini, che non sono collocati in un’associazione e che possono essere coinvolti in attività preziose per la città.

Un regolamento, quindi, che dà delle linee guida per definire come i cittadini possono trovare maggior spazio in certe questioni comunali e come essere inseriti in determinate attività?

Sì, diciamo che una parte dei cosiddetti “stakeholder” di cui si parla spesso, sono sia i cittadini singoli sia i cittadini che si sono già aggregati in forme associative: è aperto a entrambi i canali. Questo è un tema su cui stiamo lavorando, perché poi si dovrà condividerlo con tutti: è uno strumento che dovrà trovare una risposta positiva da parte di tutti. Quando si introducono strumenti di questo tipo, c’è un percorso da fare insieme.

Per quanto riguarda le associazioni, nei prossimi mesi ha in programma altri incontri con loro?

Diciamo che gli appuntamenti sono costanti e sono loro a voler venire a conoscere il nuovo assessore per presentarsi e presentare le loro attività: quindi sì, in questo momento finiamo il tour esplorativo.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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