Fare il volontario è una missione, nessuno ti obbliga: è una scelta di vita momentanea o per sempre che ti cambia e ti rende migliore. È questo lo spirito che ha mosso 29 nuovi giovani volontari della Protezione civile dell’Associazione Nazionale Alpini delle Sezioni di Conegliano e Valdobbiadene a “donarsi” agli altri.
I 29 nuovi volontari, tra cui molti giovani uomini e donne, hanno dedicato interi weekend allo svolgimento del corso base guidati da formatori volontari e professionisti e da tute gialloblu con tanta esperienza sul campo. Una formazione totale di 44 ore tra corso base e modulo pratico.
La formazione è stata svolta gratuitamente e ha permesso ai volontari di apprendere le nozioni fondamentali per poter affrontare in sicurezza varie tipologie di interventi che potrebbero verificarsi a seguito di calamità naturali, e non solo, su richiesta dei Comuni di competenza, della Regione e dello Stato.
Otto ore sono state tenute da una psicologa professionista dell’ANA con l’obiettivo di preparare i volontari ad affrontare e superare l’emotività. Una giornata intera per imparare a “smaltire” l’adrenalina, a saper mantenere le distanze per non farsi travolgere da stress, traumi, shock, ma anche a lavorare sulla vitale importanza dell’empatia, che permette di operare in situazioni di difficoltà; ecco perché vengono svolte spesso delle esercitazioni.
Determinante nella formazione pratica di base dei 29 nuovi volontari le attività più frequenti della Protezione civile: il montaggio di una tenda, la realizzazione di una saccata per la protezione di argini e case, saper mettere in sicurezza edifici e luoghi allagati usando le motopompe, realizzare le telonate per proteggere gli argini e quindi evitare l’erosione causata dalle piene (situazione di rischio, per esempio, frequente nella zona di Motta di Livenza).
Fondamentale il lavoro di gruppo, che porta spesso ad operare con altri volontari anche senza conoscersi, ma con la necessità di collaborare seguendo meccanismi noti e più volte sperimentati nelle esercitazioni in cui nulla è lasciato al caso, nulla all’iniziativa personale, tutto deve essere fatto con estremo rigore e in sicurezza rispettando le direttive di capisquadra, coordinatori sezionali, regionali o nazionali. Rispettare la scala gerarchica funzionale sempre, soprattutto se sei un volontario della Protezione civile ANA, oggi guidata a livello nazionale dal follinese Andrea Da Broi, dal Coordinamento del 3° Raggruppamento (Triveneto) e, a livello locale delle due Sezioni di Valdobbiadene e Conegliano, dai due presidenti Massimo Burol e Francesco Botteon, in particolare da Giovanni Pazzaia e Manuel Dalla Longa (coordinatore e vice della PC ANA Valdobbiadene), Claudio Lucchet e Alessio Tittonel (coordinatore e vice della PC ANA Conegliano).
Sempre più importante è fare educazione alla prevenzione per i cittadini, soprattutto con i giovani. Due le iniziative di successo che le Sezioni ANA di Conegliano e Valdobbiadene stanno intraprendendo: le giornate di attività dimostrative di vari scenari di rischio nelle scuole (le ultime sono state svolte a Col San Martino e Valdobbiadene, ad aprile sarà la volta di Vidor) e il Campo Scuola ANA per i giovani adolescenti del territorio, che lo scorso anno a Pianezze ha avuto un grande successo e che sarà riproposto il prossimo giugno al Centro Turra di San Vito di Valdobbiadene.
(Foto: Sezioni ANA di Valdobbiadene e Conegliano).
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