Francesca parte per lo Zambia: “Mi prenderò cura dei bambini disabili”

“Il biglietto di andata c’è, per quello del ritorno se ne riparlerà tra un po’”: Francesca Villanovasernagliese di origine, consacrata nelle Piccole Apostole della Carità e infermiera alla Nostra Famiglia di Conegliano – giovedì 4 aprile partirà per una esperienza missionaria nel territorio dello Zambia. I tempi non sono ben definiti, ma i valori sono chiari: generosità, bene e cura delle persone.

Qui infatti raggiungerà Simonetta Dario ed Enrico Carretta, coppia di sposi veneti, genitori di tre giovani studenti: da quasi trent’anni i due coniugi si prendono cura dei bambini con disabilità nell’associazione “Pamodzi Ndi Ana” (“Insieme ai bambini”) a Chipata, grande città che si trova vicino al confine con il Malawi.

Simonetta Dario ed Enrico Carretta, da quasi trent’anni in Zambia

Francesca sarà di supporto nelle attività di cura medica e di logistica dell’associazione: “Ho risposto con gioia a un’esigenza che si è creata in questi ultimi tempi – racconta Francesca -. Mi prenderò a cuore in particolare il progetto della distribuzione di sedie a rotelle adeguate alle varie patologie dei bambini e al terreno africano”.

“Si tratta di carrozzine speciali che vengono donate, insieme a coperte e peluche, da un’organizzazione dell’Australia, attraverso una società svizzera che si occupa del trasporto – spiega -. Poi vengono montate in base alla patologia del bambino. In questi anni questo progetto si è ampliato progressivamente, perché il passa parola tra i villaggi, anche a centinaia di chilometri di distanza, ha coinvolto numeri sempre maggiori di persone bisognose”.

“Simonetta ed Enrico si occupano anche del monitoraggio e dell’eventuale adeguamento delle sedie a rotelle – aggiunge Francesca – oltre che della promozione della vita del bambino: nonostante la povertà e le inevitabili difficoltà di una zona rurale africana, in questi ultimi tempi ci sono state sicuramente delle piccole-grandi “conquiste”, perché i genitori riescono a far partecipare con più frequenza i bambini alla vita del villaggio, anche a momenti importanti come la messa”. 

“In questi mesi di missione risiederò nella Casa dei volontari – precisa ancora -, una struttura aperta in memoria del giovane di Ponte della Priula Marco Valeri, mancato vent’anni fa in un incidente: è un centro di lavoro professionale per ragazzi del luogo che offre anche la possibilità di alloggio ai volontari presenti in zona”.

La nuova esperienza di Francesca Villanova si inserisce in una vita di piena dedizione agli altri: dopo la formazione come infermiera a Udine – dove incontrò per la prima volta Simonetta, di Codognè, che presto raggiungerà in Zambia – da trent’anni si prende cura del percorso di accompagnamento delle famiglie dei bimbi con patologie fisiche e cerebrali alla Nostra Famiglia, prima nella fase riabilitativa e di recente nella parte ospedaliera, anche come tecnico di neurofisiopatologia.

Oltre a questo, Francesca – ultrarunner, con la passione della corsa da sempre – è membro attivo e propositivo delle iniziative di volontariato, di Pastorale giovanile, del gruppo missionario diocesano e del Centro diocesano vocazioni. 

Non è tutto: Francesca è già stata più volte in Africa. Nel 2015 operò per nove mesi in Sud Sudan con l’organismo OVCI – che ha ricevuto il Premio Giuseppe Toniolo 2023 per la sezione giovani – come volontaria e Piccola Apostola della Carità della Nostra Famiglia, e qui si impegnò del centro di riabilitazione di Juba. Lo scorso anno, invece, si recò con altri volontari proprio a Chipata, incontrando per la prima volta la realtà che tra poco diventerà sede quotidiana della sua nuova missione fra la gente. 

(Foto: per concessione di Francesca Villanova).
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