Il Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg segna un ulteriore passo avanti verso un futuro sempre più sostenibile, da tutti i punti di vista.
È stato presentato oggi pomeriggio, lunedì, a Villa dei Cedri, il primo rapporto di Sostenibilità della Denominazione che fotografa i passi avanti compiuti dalla Docg fino ad ora, delineando il percorso da seguire da qui ai prossimi anni.
Un percorso sfidante che il Consorzio vuole compiere coinvolgendo direttamente i 15 Comuni dell’area in cui si produce Prosecco Superiore. L’evento di oggi pomeriggio, infatti, è stato il primo atto verso la stipulazione del “Patto del Territorio” fondato su obiettivi comuni di sostenibilità e definito dalla presidente del Consorzio Elvira Bortolomiol uno “spazio di dialogo e confronto”.
Fra gli obiettivi comuni, come spiegato dal direttore del Consorzio Diego Tomasi, rientrano la tutela della biodiversità, la conservazione del suolo, il mantenimento dell’equilibrio fra bosco e vigneto e la promozione di pratiche virtuose per ridurre l’impronta carbonica e idrica.
Il rapporto di Sostenibilità presentato a Villa dei Cedri è stato redatto da un team del CIRVE (Centro Interdipartimentale per la ricerca in viticoltura ed enologia) sotto l’egida del prof. Eugenio Pomarici.
Dal documento emerge da parte del Consorzio un uso sempre più controllato di prodotti fitosanitari attraverso sistemi che consentono di gestire gli interventi in vigna in modo efficace e misurato. Non si arresta inoltre il ricorso ai sistemi di lotta integrata come la confusione sessuale e le tecniche di difesa (biostimolanti e corroboranti) sempre nell’ottica di mitigare l’utilizzo di agenti chimici.
Nel bilancio presentato dal Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg il concetto di sostenibilità viene inteso anche a livello sociale. In particolare, dal punto di vista delle aziende vinicole, emerge una presenza sempre più massiccia di giovani: stando ai dati del 2022 circa il 37% dei lavoratori impiegati nelle aziende della Denominazione è composto da under-40.
“Siamo davvero orgogliosi di presentare oggi questo primo rapporto di sostenibilità redatto da un Consorzio in Italia: i primi dati che presenteremo d’altro canto arrivano dallo stimolo lanciato dall’Europa e quindi dall’incontro che abbiamo avuto con l’onorevole De Castro con tutto quello che poi seguirà a livello europeo – ha commentato la presidente Elvira Bortolomiol in riferimento al confronto avuto con il vice presidente della commissione agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo – I dati guardano alla sostenibilità non solo ambientale ma anche sociale ed economica. Con questo daremo il primo avvio alla collaborazione con i sindaci, un’importante novità che porterà a una condivisione territoriale olistica e, ci auguriamo, a molti risultati”.
“La salvaguardia della biodiversità e la difesa della bellezza del paesaggio sono tematiche molto importanti per una Denominazione come la nostra il cui areale di produzione si inserisce in un territorio molto diversificato, basti pensare che il 57% è coperto da aree boschive, il 30% da vigneti, il 9% da altre coltivazioni di diverso tipo e il 4% è territorio urbanizzato – ha commentato Diego Tomasi, direttore del Consorzio – Per proseguire nell’impegno di tutelare i vigneti il Consorzio è impegnato in numerosi progetti volti alla riduzione dell’uso di fitosanitari come il progetto No Azoto, ovvero soluzioni alternative alla concimazione di sintesi per la gestione del vigneto favorendo pratiche come il sovescio e l’uso di sostanza organica. Ma vi è una considerazione da fare: dopo oltre due secoli i nostri impervi vigneti esistono ancora e l’area di produzione è tuttora intatta, significa che la sostenibilità economica, sociale e ambientale del Conegliano Valdobbiadene da anni sta già dando i suoi frutti”.
Erano presenti a Villa dei Cedri numerose autorità fra cui il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia e il senatore Luca De Carlo i quali hanno espresso il loro plauso all’iniziativa del Consorzio.
“Il tema della sostenibilità è al centro del dibattito a livello nazionale e internazionale: ancora una volta questa area rischia di indicare la via in senso positivo – ha sottolineato il governatore – Dopo dovranno essere i sindaci, assieme ovviamente al Consorzio di tutela del Prosecco Docg a dover affrontare tutta la pianificazione e a condividere il percorso verso un futuro sostenibile”.
“Se questa visione di sostenibilità, intesa come bilanciamento tra ambiente, economia e tessuti sociali, e di rapporto con i territori venisse adottata anche dall’Unione Europea ogni volta che legifera in agricoltura, certamente non assisteremmo a quelle proteste di piazza e di strada che vediamo oggi in tutta Europa – ha sottolineato nel suo intervento il senatore Luca De Carlo, presidente della IX Commissione Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare – Fino ad oggi, l’Unione ha sempre agito in maniera ideologica: l’esperienza di Valdobbiadene certifica al contrario come gli agricoltori e i produttori agroalimentari non siano degli inquinatori, ma figure che volontariamente si impongono regole e parametri per contrastare lo spreco d’acqua, per utilizzare al meglio le risorse energetiche e per convivere al meglio con le amministrazioni e i cittadini”.
“Questo territorio è abituato a lavorare in rete da anni come abbiamo dimostrato con la candidatura Unesco – ha sottolineato Stefano Soldan, sindaco di Pieve di Soligo e presidente dell’IPA Terre Alte Marca Trevigiana in seguito alla presentazione del primo “Patto del territorio” – Il segnale che dà oggi il Consorzio, quindi un’entità che è estranea alle pubbliche amministrazioni, di attivare dei progetti di confronto e di voler condividere una linea comune di sviluppo, credo sia un passo innovativo e fondamentale che salutiamo con molto entusiasmo”.
In rappresentanza dell’Associazione per la Tutela delle Colline Unesco sul palco di Villa dei Cedri è intervenuto il site manager Giuliano Vantaggi. “Siamo vicini al Consorzio a cui siamo accomunati da una visione ben precisa di agricoltura sostenibile – ha affermato Vantaggi – La sostenibilità è uno dei punti centrali dell’attività di tutela del sito patrimonio dell’Umanità che si declina anche in ambito socioeconomico. Penso al fenomeno crescente del turismo slow che, anche grazie al Cammino dell’Umanità inaugurato lo scorso anno, sta portando grandi benefici senza impattare sull’equilibrio del territorio”.
Fra i partner che hanno contribuito alla realizzazione del primo rapporto di sostenibilità del Consorzio di Tutela del Prosecco Superiore Docg si colloca in prima linea Banca Prealpi San Biagio, banca di credito cooperativo con sede a Tarzo parte del Gruppo Cassa Centrale.
“Come banca di credito cooperativo che è espressione del territorio non potevamo non affiancare il Consorzio in questa iniziativa – ha sottolineato Luciano Soldan, referente per il settore Agricoltura di Banca Prealpi San Biagio – È nel nostro interesse portare avanti dei progetti che siano importanti per il mantenimento e per la salvaguardia del territorio. Parlare di sostenibilità oggi vuol dire fermarsi e guardare al futuro: ne va della nostra sopravvivenza”.
Alla presentazione del rapporto di sostenibilità ha fatto seguito la tavola rotonda intitolata “Rigenerare il presente, Ripensare il futuro” a cui hanno preso parte in qualità di relatori Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola, don Andrea Forest, delegato vescovile per la pastorale sociale e la cura del creato, Fabio Piccoli, direttore responsabile di Wine Meridian e il già citato presidente dell’IPA Stefano Soldan.
(Foto: Qdpnews.it ©️ riproduzione riservata).
#Qdpnews.it
